Tatuarsi caratteri di lingue straniere
Un’ esempio molto comune, è quello dei caratteri Cinesi e Giapponesi Kanji.E’ da ammettere che questi caratteri, sono davvero bellissimi e possono esprime dei messaggi “privati” senza doverli condividere con gli altri. Ma il problema è che molto spesso, persino chi ha il tatuaggio, non ne conosce il significato. Si affidano a ciò che l’ artista spiega loro , o fanno riferimento ad inaffidabili fogli o libri al riguardo.
Uno dei nostri lettori ha centrato il punto di questi errori. “ Conoscevo una ragazza nata nell’ anno del “Rooster” e aveva deciso d farsi tatuare la parola Cinese ( ci sono parole, e non simboli) “pollo” sulla propria schiena. Bene, l’unica cosa che ora sa, è che la parola “pollo” in gergo sta a significare “prostituta”.
A causa dell’ attrattiva di un linguaggio straniero e del poco tempo dedicato alle ricerche, questa ragazza sarà per sempre “marchiata” con una parola che ha un significato davvero poco bello. Alcune persone, si troveranno ad avere sulla propria schiena una parola che non ha alcun significato, o che non è assolutamente una parola, ma semplicemente un bel simbolo.
Il pericolo di un linguaggio sconosciuto
Alcune persone avranno la parola “morte” scritta sul proprio corpo, che in Cinese (e in Giapponese) significa anche “morire”. Questa parola è considerata estremamente di malaugurio, e non può neanche essere pronunciata durante le feste”.
Casi simili si verificano spesso in Italia quando tatuatori poco esperti usano gli ideogrammi cinesi e giapponesi presi sulle confezioni di prodotti alimentari per trarre immagini da tatuare sui corpi del loro clienti. Immaginate che figura se uno dei tanti cinesi che ormai vivono nel nostro paese dovesse fermarvi per strada e chiedervi come mai avete scritto sulla gamba “olio di arachidi e farina doppio 0″….imbarazzante non trovate?
Un’ altra tipologia di disegni che può essere potenzialmente a rischio riguardo al significato, è quella dei tatuaggi Maori, che vengono di solito fatti sul viso. Questi disegni tribali, sono esteticamente bellissimi ma richiedono delle ricerche accurate. Parlando dei tatuaggi Maori facciali (ta moko), vale la pena puntualizzare che tutti i disegni moko ( facciali e non solo ), sono distinguibili in base al sesso della persona che li possiede e stanno spesso ad indicare l’ appartenenza ad una particolare tribù.
Una ragazza neozelandese “kiwi” con discendenze Maori era in vacanza a Los Angeles e ha incontrato un uomo con un tatuaggio “moko”. La cosa buffa è che questo tatuaggio, indicava che “lui era una donna della tribù del “South Islands” dei Kai Tahu”.
E’ chiaro che questa persona non ha alcun rispetto, ne tanto meno interesse nel significato del suo tatuaggio. Si consiglia, per questo motivo, di controllare il significato reale del vostro “tattoo” nella sua lingua di origine prima di passare all’ inchiostro. Non importa da quale cultura esso provenga. Molte culture hanno modificato i loro disegni a causa di motivazioni sociali o religiose e potrebbe essere piuttosto insensibile ( non ho voluto dire stupido ) non sapere cosa dice il disegno che è inciso sul vostro corpo.
Se siete fortemente decisi ad avere un tatuaggio che proviene da un linguaggio o da una cultura che non conoscete, almeno fate qualche ricerca. Eviterete in questo modo, molte umiliazioni personali e guadagnerete rispetto dalla cultura da cui proviene il vostro tatuaggio.