Tutti i dati che bisogna conoscere sulla caduta dei capelli

La perdita dei capelli è un problema piuttosto diffuso, che colpisce in misura maggiore gli uomini ma non risparmia neanche le donne, provocando importanti ripercussioni psicologiche su chi ne soffre.

Dati sulla caduta dei capelli

La perdita dei capelli è un problema piuttosto diffuso, che colpisce in misura maggiore gli uomini ma non risparmia neanche le donne, provocando importanti ripercussioni psicologiche su chi ne soffre. La calvizie, nota anche come alopecia androgenetica, è una condizione che però oggi può essere prevenuta e trattata, ad esempio con il trapianto capelli FUE: una delle tecniche più innovative, studiata per il rispetto dei reali tempi biologici di ricrescita.

L’infografica realizzata dall’Istituto Helvetico Sanders, che da oltre 30 anni si occupa dei capelli e della salute del cuoio capelluto, offre una panoramica sui numeri della caduta dei capelli e su tutte le fake news che ancora vengono diffuse sulla calvizie.

Le false credenze sulla calvizie e sui capelli

Tagliare i capelli non serve a rinforzarli e lavarli spesso non li danneggia; strappare un capello bianco non serve a evitare che ne escano altri. Usare lacche e gel non provoca la caduta dei capelli, così come utilizzare frequentemente il cappello non favorisce la calvizie. In realtà, le cause principali della calvizie sono ben note e non hanno a che fare con strane teorie sui prodotti per lo styling o i cappelli: riguardano fattori genetici razziali, ereditarietà e stili di vita. Le popolazioni di razza caucasica sono colpite in misura maggiore rispetto ad altre: il paese che presenta il più basso numero di calvi è la Cina, dove solo il 20% degli uomini perde i capelli. Negli asiatici infatti risulta attivo in misura inferiore l’enzima che converte il testosterone in DHT, causa della calvizie maschile. Ma non solo: esiste una predisposizione genetica di natura poligenica, ossia causata da molti geni diversi ereditati da entrambi i genitori, con una prevalenza di quelli presenti nel cromosoma X. Infine, anche lo stile di vita ha il suo peso: troppo stress, mancanza di attività fisica e disturbi del sonno possono influire, negativamente, sulla salute dei capelli.

Secondo l’infografica, ognuno di noi ha circa 100.000 capelli: in particolare, i biondi ne hanno di più, circa 150.000, mentre i rossi meno, 90.000; i mori 110.000. Perderli in alcuni mesi dell’anno è assolutamente normale e non è un fenomeno collegato alla calvizie. Solo se la caduta dovesse continuare è necessario rivolgersi a degli esperti.

Un fenomeno non solo maschile, con diverse soluzioni

In Italia il 39,01% degli uomini ha un problema di caduta di capelli: un inestetismo, considerato il peggiore dal 65% degli italiani, che colpisce anche le donne. Il 13% della popolazione femminile, circa 4 milioni di persone, soffre infatti di calvizie. Ma dove vengono reperite le informazioni sulle problematiche legate alla chioma? Il web è lo strumento più utilizzato sia dagli uomini (59%) che dalle donne (64%). Nel 2019 circa 100mila persone hanno deciso di effettuare un trapianto: un trend in crescita, considerando i numeri del resto del mondo. In totale, i trapianti di capelli sono stati oltre 735.000 e i pazienti più di 2 milioni, con un aumento rispettivamente del 16% e del 13%. Secondo una ricerca dell’International Society of Hair Restoration Surgery (ISHRS), i motivi che spingono al trapianto sono la volontà di migliorare sia la propria vita sociale e sentimentale (37%) che quella lavorativa (34%). Il 14,4% non ha nessuna motivazione particolare, mentre il 13,9% sceglie questo percorso per altre ragioni. In realtà, oltre al trapianto, sono disponibili anche ulteriori soluzioni per contrastare la calvizie, come i trattamenti mirati e la tricopigmentazione.

Dati sulla caduta dei capelli

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

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