Qualora le nozze si svolgano in chiesa si parla di matrimonio religioso, o concordatario; questo termine, poco in uso, deriva dal fatto che i coniugi di sposano dinanzi al ministro del culto cattolico, ovvero il sacerdote, al quale lo Stato, in forza del Concordato lateranense, accordo stipulato appunto tra lo Stato italiano e la Santa Sede, riconosce gli effetti civili qualora vengano osservate alcune condizioni.
Se avete intenzione di celebrare un matrimonio religioso la prima cosa da fare è scegliere la Chiesa in cui desiderate svolgere la funzione. Solitamente si opta per la parrocchia del luogo di residenza di uno o di entrambi gli sposi, piuttosto che per la chiesa della località dove i fidanzati risiederanno una volta sposati; è comunque possibile scegliere una chiesa alternativa, in questo caso sarà però necessario chiedere il nulla osta al proprio parroco.
Va considerato il fatto che negli ultimi anni la pratica di scegliere una chiesa differente da quella del proprio comune sta diventando sempre più rara, questo perché oggi quasi tutte le diocesi sono meno propense a concedere l’utilizzo delle chiese per celebrazioni matrimoniali quando non sussista alcun legame tra questa e la coppia di futuri sposi. In pratica si segue il criterio che stabilisce che gli sposi celebrino il proprio matrimonio nella chiesa di quella che sarà la loro comunità cristiana o di quella che è al momento delle nozze.
Vediamo ora tutti gli aspetti da considerare nell’organizzazione di un matrimonio in chiesa.
Il corso prematrimoniale
Il primo obbligo davanti al quale vi troverete se decidete di sposarvi in chiesa è il corso prematrimoniale. Il corso dovrà essere seguito dai futuri sposi presso una parrocchia a loro scelta, avrà una durata di due o tre mesi (generalmente strutturato in un incontro settimanale) e sarà tenuto da un sacerdote o da un suo delegato.
Il corso rappresenta un momento di preghiera che si svolgerà insieme ad altre coppie e durante il quale si affronteranno riflessioni più o meno generiche sulla futura vita coniugale. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione, questo rappresenta il consenso del sacerdote alle nozze; tale consenso ha una validità di due anni.
Documenti necessari
L’iter burocratico da seguire per l’organizzazione di un matrimonio in chiesa prevede la consegna di alcuni documenti alla parrocchia dove verranno celebrate le nozze.
- Il certificato di Battesimo;
- Il certificato di Cresima;
- Il certificato di “Stato libero ecclesiastico”, il quale ha la funzione di attestare che i futuri sposi non abbiano già contratto matrimonio secondo il rito religioso; questo documento può essere sostituito con un giuramento dei futuri coniugi dinanzi al parroco;
- L’attestato di partecipazione al corso prematrimoniale;
- Il nulla osta ecclesiastico, che va richiesto solo in caso i futuri sposi desiderino celebrare le nozze in una chiesa diversa da quella del proprio comune di residenza.
Le pubblicazioni
Una volta consegnati i documenti i futuri sposi dovranno recarsi dal parroco della chiesa di uno dei due sposi per un colloquio circa la loro libera e decisa volontà di contrarre il matrimonio, dopo tale incontro il sacerdote rilascerò la richiesta di pubblicazioni al comune e al contempo le affiggerà alle porte della chiesa (sia a quella della parrocchia della sposa che a quella dello sposo, in caso siano diverse), per 8 giorni che comprendano due domeniche.
L’ufficiale di stato civile, in caso non ravvisi alcun impedimento alle nozze, rilascerà il certificato di nulla osta al matrimonio, che gli sposi dovranno consegnare al parroco della chiesa dove di svolgerà il rito religioso, il quale a sua volta rilascerà loro il cosiddetto “consenso religioso” confermando la data del matrimonio.
L’offerta
Sposandosi in chiesa vi sarà richiesta un’offerta, si tratta ovviamente di un offerta libera, la quale servirà a coprire le spese della cerimonia sostenute dalla parrocchia quali luce, candele e riscaldamento.
Gli addobbi
La parte più piacevole sarà probabilmente quella della scelta delle decorazioni floreali. Il consiglio qui è quello di contattare il fiorista almeno tre mesi prima della data fissata, in modo che abbia tutto il tempo per gestire la consegna e realizzare le composizioni.
Il rito
Il galateo impone una serie di regole ben precise in merito all’ordine di ingresso di quelli che si possono definire come gli attori della giornata. Lo sposo deve entrare per primo e, se possibile, accompagnato a braccetto dalla madre, che deve stare alla sua sinistra. Poi entrerà la sposa, accompagnata dal padre il quale, dopo averla baciata sulla guancia, la lascerà al fianco del futuro marito.
Per il rito cattolico è necessaria la presenza di due testimoni per la sposa e due per lo sposo; possono essere anche tre, ma in questo caso uno dei testimoni non firmerà la copia dell’atto di matrimonio trasmessa al Comune, ma soltanto quella che resta alla Chiesa.