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Che cos'è la kinesiologia emozionale?

L’ansia, la sofferenza, le emozioni dolorose che facciamo fatica a vivere a pieno trovano sempre una via di fuga nel nostro corpo. E se impariamo a riconoscere queste condizioni psico-fisiche negative possiamo cercare di risolverle e di incanalare le nostre emozioni nel modo giusto. Per stare bene e per essere felici.

Se la nostra mente vive in armonia, anche il nostro corpo ne trae beneficio. Per questo è importante cercare di trovare la pace, l’armonia e l’equilibrio per guarire dai dolori psicosomatici.

Un esempio classico, e forse comune a molti, è il risentimento.

Il risentimento apre la via al rancore e alla rabbia, che possono provocare stati d’animo che ci fanno soffrire, difficili da sradicare. E queste condizioni possono poi protrarsi fino a compromettere le relazioni con la persona che ci ha offesi o a sfociare in malattie vere e proprie come l’herpes o la febbre.

Della correlazione tra risentimento e malattie si è occupato anche Carsten Wrosch, dell’Università di Concordia, in Canada. Il suo studio si focalizza sulla rabbia che induce a problemi di cardiopatie e a problemi metabolici e del sistema immunitario.

Lasciarsi andare alle emozioni e liberare le energie, insomma, è un modo sano per prevenire e curare il nostro corpo!

Se pensi una cosa, dilla!

Se vuoi fare una cosa, falla!

Se sei arrabbiato/a con qualcuno, diglielo!

Se ami qualcuno, faglielo sapere!

Non somatizzare per paura di un rifiuto o di un abbandono. Per paura delle critiche o dei giudizi degli altri!

Quando le cose non dette ci fanno male

Pregiudizi, paure, insicurezza, ansia, poca autostima: la Kinesiologia ti aiuta a ritrovare la tua energia interiore, la tua forza e il potere che hai dentro, pronto a dirti che ognuno ha il diritto di essere se stesso, di esprimere la sua natura, le sue emozioni, la sua verità.

Essere autentici, dentro e fuori.

Le emozioni e i sentimenti, soprattutto quando lavorano silenti a livello inconscio, possono manifestarsi con disturbi fisici e non si tratta solo una teoria della base su cui vertono tutte discipline olistiche.

Per ogni punto del corpo dove il dolore si localizza esiste una risposta emotiva.

Collo: lì risiede quello che non diciamo.

Caviglie: voglia di andare avanti o il desiderio di sfuggire alla realtà.

Stomaco: sintomo del non digerire le situazioni che viviamo e la rabbia.

Schiena: preoccupazioni economiche o sensazione di mancanza di aiuto .

Spalle e parte alta della schiena: i sintomi di un lavoro che per noi è troppo oneroso.

Parte centrale della schiena: indica senso di colpa, paura inespressa, emozioni represse, odio e rancore. È la chiusura del cuore.

Parte bassa della schiena: preoccupazioni economiche e senso di inadeguatezza e incertezza.

Osso sacro: non ti stai focalizzando su una situazione che deve essere risolta e sbloccata. Qualcosa che ha a che vedere con le radici della tua vita, quindi è qualcosa di molto portante nella tua sfera materiale.

Cosce: paura di non soddisfare le richieste altrui, le aspettative che non siamo in grado di portare a termine.

Ginocchia: orgoglio ferito.

Fronte: modo sbagliato di affrontare il mondo.

Mal di testa: bisogno di allentare il controllo della mente e di smettere di tenere sempre tutte le situazioni sotto controllo. Desiderio di lasciare spazio all’intuizione.

Eruzioni cutanee: suggeriscono che non si hanno chiari quali sono i confini e che per proteggersi si cerca di tenere lontani gli altri o di tenerli più vicini quando non se ne ha la possibilità.

Affanno: può indicare la mancanza della gioia di vivere o la paura di morire, oppure la sensazione di soffocare in una o più situazioni.

Stitichezza: attaccamento eccessivo ai beni materiali, paura di esporre il proprio inconscio e le proprie emozioni e difficoltà a lasciare andare il passato.

Colite: impossibilità di reprimere la rabbia e l’aggressività che porta a somatizzare a livello intestinale.

Cistite e vaginite: sintomo di un’emotività fallata, di ansia, irritabilità e remissione.

Dolore al petto: problematiche emotive legate alla sfera affettiva.

Dolore muscolare: difficile capacità di muoverci nella vita. Indica quanto siamo flessibili con le nostre esperienze nel lavoro, a casa e con noi stessi.

Reumatismi: possono essere la spia inequivocabile di un drammatico disagio o della difficoltà di adeguarsi a una situazione vissuta come problematica. Muoversi a causa del dolore diventa allora un limite auto-imposto. I dolori possono avere origine anche dalla paura del futuro: l’equilibrio e la stabilità sono modificati e le preoccupazioni prendono il sopravvento.

Dolore al collo: si manifesta nelle persone che vivono una condizione di rigidità, di severità e di autodisciplina. Devi fare in modo di lasciare scorrere questa severità: la vita è energia e bellezza da godere a pieno.

Cervicale: Rivela una certa resistenza nei confronti delle proprie emozioni, del desiderio di lasciarsi andare. Questi tipi di sofferenza si legano frequentemente a un eccessivo dominio del mondo della ragione sugli istinti.

Dolore alle gengive: è collegato a decisioni che non vuoi prendere o che non tolleri.

Gomito: resistenza a un cambiamento nella tua vita. Forse è arrivato il momento di accettare i cambiamenti.

Polso: è coinvolto nei rapporti tra le persone, se pensiamo per esempio all’atto di porgere la mano, e denota l’equilibrio tra la rigidità e la flessibilità.

Braccia: stai portando un grosso carico emozionale.

Mani: non riesci a connetterti con gli altri. Forse, in senso figurato, non stai tendendo la mano al prossimo. Cerca di fare nuovi amici, ristabilisci le connessioni.

Fianchi: paura di intraprendere nuovi cammini o immobilità nella propria vita.

Articolazioni: le articolazioni sono flessibili, proprio come i muscoli. Apriti a nuovi modi di pensare, a nuove esperienze e a nuove energie.

Mal di denti: non ti piace la situazione in cui ti trovi, magari non per cause che dipendono da te.

Dolore che causa stanchezza: indica resistenza, noia e apatia. Cerchiamo di aprirci a nuove esperienze.

Gastrite: collegata alla collera perché non ci sentiamo rispettati o apprezzati per quanto valiamo e per quello che facciamo. Lo stress e i disagi emotivi sono spesso i responsabili. La famosa sensazione dello stomaco che brucia parla della presenza di un fuoco che brucia all’interno, ma che non si esprime mai sotto forma di rabbia e ribellione.

Intestino: paure e credenze possono indurci alla ritenzione (stipsi, gas, ecc…), alla non-accettazione, alla rivolta che ci fa respingere ogni cosa.

Acne: se si manifesta sul corpo può indicare di volersi addossare una quantità di responsabilità, per tamponare la paura di venire rifiutati.

Vitiligine (zone della pelle completamente bianca): può essere collegata alla vergogna, a un comportamento sessuale oppure a una perdita affettiva dolorosa.

Eczema: spesso è collegato all’insicurezza, alla paura, all’ansia e all’incertezza. La localizzazione sarà importante per comprendere il suo significato.

Psoriasi: bisogno dell’amore degli altri oppure condizione in cui ci sente obbligati a soddisfare le aspettative di qualcuno, cosa che provoca irritazione. Il punto della manifestazione è importante: se si manifesta nel braccio si pensa che sia qualcosa che ha a che fare con il lavoro; nelle mani, invece, indicherà insicurezza nel progetto che stiamo realizzando.

Perdite di sangue dal naso: il naso rappresenta il centro della propria capacità intuitiva e, quindi, di se stessi, un problema di sanguinamento al naso può essere un segnale che non ci sentiamo riconosciuti e stiamo attraversando una fase di grande sofferenza.

Trasforma lo stress e i blocchi negativi in energia positiva

Se l’energia negativa affolla la mente e stimola il dolore del corpo, al contrario il piacere stimola l’espansione, il rilassamento e il benessere. È importante quindi cercare di attrarre situazioni positive nella nostra vita e di avere uno stato mentale positivo perché questo possa avvenire.

Abbandona le vecchie abitudini, i condizionamenti. Lascia indietro i traumi e riscopri la meraviglia e la bellezza.

Le connessioni del piede

I piedi hanno migliaia di connessioni nervose con tutto il corpo. Ci sostengono, sono a contatto con la terra e come le mani, le orecchie, gli occhi, il naso e la bocca sono collegati con il nostro sistema nervoso.

Il loro squilibrio rappresenta un disagio emotivo; su questo si basano diverse filosofie orientali, compresa la Medicina Cinese. In india, invece, i piedi dei grandi maestri sono venerati perché rappresentano il progresso spirituale.

I piedi e la camminata esprimono il modo in cui una persona avanza nella vita. Dietro ogni sintomo, come i dolori ai piedi, avere i piedi gonfi o avere la tendenza a trascinare i piedi, c’è una precisa componente emotiva che sceglie proprio il piede come valvola di sfogo.

Si tratta di segnali che si manifestano quando c’è un sovraccarico emotivo. In particolare,

il dolore ai piedi indica paura di avanzare, stato di depressione, mancanza di radicamento e di concretezza. È spesso collegato alla paura di non riuscire ad andare avanti, alla paura di rimanere sul posto e di non sentirsi realizzati.

Anche in questo caso, al dolore corrisponde una risposta emotiva.

Trascinare i piedi: indica timidezza e consapevolezza di avanzare con difficoltà nella vita.

Camminare con i piedi volti verso l’interno: denota una natura introversa e il rifiuto di crescere, come a volere rimanere bambino in eterno.

Piedi gonfi: malessere da ricondurre alla condizione inconscia di sentirsi insoddisfatti, frustrati e limitati in quello che si fa. Ci si sente impotenti dinanzi agli eventi della vita; vita sentimentale poco soddisfacente o infelice o lavoro poco gratificante.

Verruche plantari: sono indice di svalutazione di sé o di rimpianto; sulla parte destra del piede riguardano una condizione che può essere legata alla figura paterna, mentre se sono sulla parte sinistra può trattarsi di un rimpianto relativo a una condizione passata, che può essere ricondotta alla figura della madre.

Crampi ai piedi: sono legati a stati di tensione originati da paura. In generale nei piedi indicano incertezza, paura per il futuro e dei passi da compiere.

Piedi intorpiditi: Situazione da cui in realtà si vorrebbe evadere.

Dolore metatarso-falangeo alla base dell’alluce: Questo dolore ci obbliga an andare più piano, ad allentare il passo. È indice di impulsività.

Duroni e calli: forma di difesa della pelle, aggredita da pressioni. La cute diventa dura per proteggersi, per difesa. Sono anche indice di timore di avanzare, di accettare un cambiamento.

Dolore al tallone: Il tallone rappresenta le radici, la base, la struttura su cui poggiamo per meglio avanzare nella vita. Molte volte è connesso alla sensazione che ci venga a mancare la terra sotto i piedi. Per esempio: “Il mio lavoro non mi piace più, ma non vedo cos’altro potrei fare”.

Se i piedi rappresentano il nostro procedere nella vita, le loro dita rappresentano il nostro modo di avanzare verso il futuro:

  • L’alluce rappresenta la nostra personalità
  • Il secondo dito è la direzione verso la quale tendiamo ad andare. Se è dritto, la persona ha ben chiaro qual è la sua via, e questo significa sicurezza; se invece non è diritto, può indicare incertezza nei confronti della direzione che si sta seguendo o che è da seguire.
  • Il terzo dito è collegato alla sfera sessuale e alla creatività.
  • Il quarto dito riguarda l’affettività.
  • Il quinto dito rappresenta l’ascolto interiore

L’alluce valgo: è una deviazione, più o meno importante, del primo osso metatarsale e dell’alluce. Affligge coloro che hanno difficoltà a prendere il proprio posto nel mondo, perché si sentono obbligati a soddisfare i desideri e le aspettative degli altri.

Impara ad ascoltare, lascia fluire l’energia

Riuscire a capire che i problemi fisici dipendono anche da squilibri di tipo psichico è molto importante per stare bene con se stessi e con gli altri. E questo ci insegna che la possibilità di lavorare per ripristinare il nostro benessere è in buona parte nelle nostre mani.

Ecco perché è molto importante comprendere che cosa riusciamo a sopportare e cosa no e quali sono le responsabilità siamo davvero pronti a prendere e quali no. Ascoltare se stessi è una parte molto importante di questo percorso di alleggerimento interiore.

Non devi sforzarti di compiere azioni che in realtà non vorresti compiere: così facendo rischi con il tempo di entrare in uno stato permanente di tensione interiore e fisica.

La kinesiologia ti aiuta a trovare sollievo e a liberarti poco alla volta delle energie negative, di un atteggiamento mentale che ti porta a sentire tutto come un peso.

Ti aiuta ad imparare che il mondo, in fondo, non è tutto sulle tue spalle. Adesso puoi recuperare la tua forza, lasciare andare le esperienze negative e lavorare sull’equilibrio del corpo e della mente. Per essere più forte. Per avere più successo. Per essere felice.

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