Tutti almeno una volta hanno appreso la notizia del furto di dati personali di qualcuno grazie all’opera di hacker che, un po’ per divertimento o per faccende più serie, sono sempre all’opera per cercare di captare password e dati personali degli utenti in rete. in genere si potrebbe pensare che la cosa riguardi solo volti noti, vip, politici e giornalisti perché, in effetti, alcuni dei casi eclatanti di attacchi hacker sono arrivati proprio a personaggi di spicco. Questo, però, non significa che le persone comuni siano al riparo da attacchi di questo genere.
E allora come fare per proteggere i propri dati personali sul web? La prima cosa che deve essere chiara a tutti quelli che per motivi di lavoro, ma anche di svago, utilizzano internet è che il web è un’arma a doppio taglio che può diventare davvero pericolosa se non viene usato con intelligenza.
Tutto ciò che finisce in rete, per esempio, non può più essere recuperato. E questo riguarda tutto ciò che postiamo su Facebook e le foto e i video condivisi con Instagram, su Twitter e su qualsiasi altro canale. Questa è la prima regola da insegnare soprattutto alle nuove generazioni e agli adolescenti che avranno a che fare con il web: una sorta di educazione digitale in grado di insegnare tutte le buone norme da mettere in pratica per navigare in rete.
Detto questo, video, fotografie, documenti e immagini, se non condivisi on line rimangono nostra esclusiva proprietà, ma è nostro dovere proteggere al meglio i nostri dati personali con semplici accorgimenti che però sono di grande importanza per la nostra sicurezza. Vediamo allora quali sono queste norme che è importante mettere in pratica subito per la nostra sicurezza.
La scelta della password
Tutti noi abbiamo una password per qualsiasi cosa; per la casella mail, per accedere al computer, per entrare nei nostri account social o per collegarci ai diversi profili di shopping on line. Tanti servizi e una sola password. Sì, a volte succede proprio questo, soprattutto a chi tende a dimenticarsi la propria password e magari ne sceglie una standard da utilizzare in qualsiasi caso.
La mossa potrebbe sembrare scaltra ma in realtà non lo è per niente. Se infatti ipotizziamo un attacco hacker a un pc o a un’operazione di phishing che mira a clonare le vostre password, una volta scoperto che la vostra password è identica per qualsiasi portale il lavoro di chi sta cercando di appropriarvi dei vostri dati è reso ancora più semplice. Meglio diversificare le password quindi, anche al costo di tenerle tutte segnate da qualche parte, nel cellulare, in un’agenda cartacea o in qualsiasi altro luogo che reputate sicuro.
La password, poi, deve essere sicura. Per essere protetti il più possibile la password deve essere sufficientemente lunga e avere una giusta combinazione di numeri e lettere. Del resto, molti portali che permettono agli utenti di iscriversi ai siti per creare un proprio account dispensano questo consiglio ai fini della sicurezza. Alcuni di questi, una volta inserita la password e poi confermata, valutano anche il grado di sicurezza della password, con una scala di colori che va dal verde al rosso, in modo tale che l’utente possa valutare nell’immediata se è meglio inserire un’altra password.
L’utilizzo della crittografia
Forse non tutti lo sanno, ma quando ci connettiamo a una rete, sia questa pubblica oppure privata, tutti i nostri file sono esposti al pericolo di un attacco hacker. E cosa fare in questo caso? La prima mossa per metterci al riparo è controllare che tutti i dispositivi usati per connettersi a una determinata rete siano muniti di antivirus. Se poi siamo connessi mediante wireless, è bene usare una chiave di sicurezza in grado di proteggere la rete e renderla più sicura.
Facciamo un esempio pratico. Siete mai stati in un luogo dotato di wi-fi aperto, a cui potete collegarvi senza nemmeno chiedere la chiave di rete al gestore del negozio o alla reception in albergo? Ecco, questo è uno dei casi più pericolosi: la rete aperta potrebbe rappresentare un’opportunità da cogliere al volo per i pirati informatici.
Oltre a blindare la rete con una chiave di sicurezza, è anche possibile utilizzare degli strumenti appositi che permettono di crittografare i propri dati personali, che vengono così resi inaccessibili a possibili hacker; ne esistono diversi a seconda dei sistemi operativi in uso e possono essere utilizzati anche per proteggere smartphone e tablet.
Come usare il Cloud
Il Cloud, la cosiddetta nuvola, può essere un modo per salvare tutti i propri file in un modo diverso che non comprenda la chiavetta USB o il trasferimento dei dati sullo smartphone. Un pc o il cellulare sono sempre soggetti a furti e qualora si verificasse questa eventualità tutti i vostri dati personali sarebbero alla mercé di chi vi ha sottratto il dispositivo.
Ma attenzione, anche il Cloud non vi mette certo a rischio dalla violazione dei vostri dati personali, file, immagini e video e sono molti, purtroppo, i casi di violazione in questo senso, con persone che hanno dovuto denunciare il furto del proprio contenuto Cloud sincronizzato in modo costante con il computer. Del resto la nuvola è uno spazio virtuale e come tutti gli spazi virtuali non è immune da attacchi informatici.
Eseguire un backup periodico su tutti i dispositivi
Il backup è un’operazione molto utile che vi consente di spostare i documenti su un disco esterno qualora accada qualunque cosa al vostro dispositivo. In questo modo potrete ottenere in pochi minuti una copia di tutto e questa è un’abitudine che tutti dovrebbero imparare a mettere in pratica per recuperare i propri dati nei momenti più critici, ma non solo per questo. Imparare a spostare i file che più ci interessano su un disco esterno permette anche di non lasciare i file sul computer e di metterci al riparo da eventuali attacchi informatici.
Proteggere la privacy dei propri figli
Il tema del web e dei minori è un argomento molto spinoso e delicato che, ancora oggi, è oggetto di accesi dibattiti tra psicologi, sociologi e genitori. Per quanto riguarda gli adolescenti che si approcciano al mondo del web, poco serve tenerli lontano dal computer e da Internet attraverso una sorta di imposizione. Forse questo rende più sicuri molti genitori, ma forse sarebbe meglio iniziare a educare anche i più piccoli all’utilizzo del web, mettendoli costantemente a conoscenza dei pericoli che si possono nascondere dietro la rete.
Nel caso degli adolescenti che si approcciano ai social media, un primo passo importante che tutti i genitori dovrebbero intraprendere è quello di spiegare loro cosa significa interagire sui social e di quanto sia importante conoscere chi c’è dietro a una determinata realtà virtuale. Le richieste d’amicizia da parte di sconosciuti, per esempio, sono un’eventualità che i genitori devono affrontare spiegando ai propri figli rischi e pericoli e cercando di controllarne tutte le mosse. Un buon modo per cominciare è quello di pretendere tutte le password dei propri figli e, in caso di dubbi e sospetti, andare immediatamente a controllare cosa succede nell’account dei ragazzi.
Lo stesso vale per tutti i contenuti che gli adolescenti alle prese coi social intendono pubblicare. È necessario spiegare loro che tutto ciò che posteranno potrebbe venire condiviso, commentato e tutto questo potrebbe non avere più a che fare con la sfera pubblica. Il discorso, ovviamente, è molto complesso e nei casi estremi può anche comportare la necessità di proteggere i minori da pedofili e criminali.
Questo riguarda tutte le precauzioni da prendere per i figli adolescenti. Ma come proteggere i più piccoli, per esempio dalle foto che i più postano sui social in occasione di compleanni, feste ed eventi di famiglia? Abbiamo detto che tutto ciò che viene messo in rete non torna più indietro e, per quanto i social mettano a disposizione delle impostazioni che consentono di proteggere la propria privacy, mettere la foto di un minore su Facebook, o su qualsiasi altro social, significa esporlo dal punto di vista mediatico, soprattutto nel caso in cui un contenuto diventa virale.
Non esistono leggi o imposizioni in merito e ciascuno genitore si comporta nel modo che ritiene più corretto. È necessario però essere informati su tutte le eventualità del caso, sui rischi che la rete comporta e sulle possibili conseguenze. Se postate on line contenuti privati, quindi, ricordate di studiare a fondo le impostazioni offerte dai social per cercare di arginare il più possibile la condivisione e la visualizzazione di foto e dati privati a una cerchia di persona il più stretta possibile.