Da sempre esistono diverse varietà di piante di Canapa, cresciute nelle zone equatoriali ma anche nelle zone più fredde, al limite dei ghiacci, tutte riconoscibili grazie a proprietà ben precise e un aspetto dalle caratteristiche definite. Insieme ai cereali, insomma, la Canapa ha sempre accompagnato la vita dell’uomo, prima pastore o nomade, a seconda delle diverse fasi storiche, e poi agricoltore.
La Canapa oggi viene utilizzata per i suoi semi e per l’olio che dai suoi semi si produce. Esistono tre varietà di Canapa, senza dubbio le più conosciute; la Canapa Sativa, la Canapa Indica e la Canapa Ruderalis. In Italia, la legge consente di coltivare soltanto la prima di queste tre varietà, ma in ogni caso il procedimento richiedere controlli, verifiche e procedure che riguardano la coltivazione e la produzione.
Ecco quali sono gli usi della Canapa oggi.
Per alcune tipologie di produzione, oggi la Canapa si importa da altri paesi, a causa delle lunghe procedure burocratiche esistenti in Italia e per l’approccio proibizionista vigente. In alternativa, se non fosse soggetta a così tante restrizioni, la Canapa si potrebbe coltivare per diversi scopi.
Per prima cosa, la Canapa si potrebbe coltivare come erba officinale. Ma non solo, la sua coltivazione potrebbe essere finalizzata alla produzione dei tessuti, come la carta, le materie plastiche, ma anche fibre, vernici e carburanti. Con i semi, invece, si potrebbero preparare alimenti ad alto contenuti proteico e una tipologia di olio alimentare. Ma vediamo si scoprire meglio gli usi della Canapa.
Tessuti
La pianta della Canapa, da sempre, produce una particolare fibra che può essere lavorata. Si tratta di una fibra piuttosto robusta e molto resistente nel tempo; la sua lavorazione non richiede l’utilizzo di sostanze chimiche e, per questo motivo, i tessuti che si potrebbero produrre da questa lavorazione sarebbero tessuti naturali. La fibra di Canapa lavorata potrebbe, a tutti gli effetti, sostituire il cotone o altre fibre che oggi si utilizzano nell’industria tessile.
Carta
La Canapa può essere lavorata anche per produrre della carta. La parte legnosa è considerata una materia prima preziosa in questo senso; è possibile produrre fogli sottili, ma molto resistenti e di buona qualità, che possono essere utilizzati anche per produrre carta da giornale e cartone. La lavorazione richiederebbe un processo di sbiancatura, che verrebbe effettuato utilizzando il cloro e la sua potente azione sbiancante. Ma in ogni caso, si ridurrebbe l’utilizzo di sostanze acide e inquinanti.
Materie plastiche
Attraverso la lavorazione della Canapa è possibile estrarre cellulosa di Canapa, che potrebbe essere impiegata per produrre materiali degradabili e plastici, usati come imballaggi, ma anche come materiali da confezionamento e materiali isolanti.
Combustibili
Lavorando la Canapa è possibile anche produrre biomassa combustibile, che potrebbe essere un’interessante alternativa per sostituire il petrolio e tutti i suoi derivati.
Alimentazione
La Canapa trova impiego anche in tanti settori alimentari. I suoi semi, per esempio, possono essere utilizzati per produrre farina di Canapa oppure olio di Canapa, dall’alto valore nutritivo e in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e di rinforzare il sistema immunitarie. Esistono oggi alcune realtà produttive e associazioni che utilizzano la Canapa per produrre pasta, biscotti, caffè, birra e anche la pizza.
Edilizia
Dalla Canapa si possono estrarre dei fusti piuttosto robusti che possono essere impiegati per costruire tavole di legno, utili nel campo dell’edilizia o della falegnameria. Con un composto di calce e canapa, inoltre, è possibile realizzare muri e pavimentazioni.
Cosmetica
Grazie alle diverse proprietà della Canapa e al suo alto contenuto di vitamine, minerali, caroteni e fitosteroli, è possibile utilizzare questa pianta anche nel campo della cosmesi. La Canapa contiene inoltre acido γ-linolenico, che ha effetti benefici sulla pelle, e tocoferoli, potenti anti-ossidanti presenti in natura. Per questi motivi, la Canapa è una materia molto richiesta in ambito cosmetico e viene utilizzata anche per la produzione di saponi, creme, prodotti per la cura della pelle e dei capelli e dentifrici.
Agricoltura
Da molto tempo la Canapa si utilizza anche in agricoltura, in operazioni molto importanti per l’orto. Come la pacciamatura, per esempio, ideale per mantenere la giusta umidità nel suolo e per tenere lontano le erbacce.
Fitoterapia
Infine, essendo la Canapa anche una pianta officinale, è possibile usarla in campo fitoterapico come anti-dolorifico. La questione a riguardo è molto controversa, anche se chi sostiene la sua efficacia argomenta questa tesi con diversi studi che dimostrerebbero l’efficacia della Canapa per diminuire il dolore e lenire alcuni sintomi di gravi patologie.
Coltivazione della Canapa e ambiente
Chi si batte per un maggiore utilizzo della Canapa in diversi campi della produzione, sottolinea l’importanza della coltivazione di questa pianta anche in ottica ambientale. Coltivare la Canapa significherebbe anche risparmiare milioni di alberi e limitare l’uso del petrolio e dei suoi derivati.
In più, la Canapa è una pianta davvero molto produttiva. Cresce in modo veloce e non ha bisogno di diserbanti. Oggi l’utilizzo della Canapa è molto frenato, a vantaggio di altre piante, di altri prodotti e di altri materiali.
In Italia è legale la coltivazione della Canapa Sativa, ma è illegale quella della Canapa Indica. Le due tipologie di pianta, però, non sono così facili da distinguere e per questo motivo chi vuole intraprendere la coltivazione di questa pianta è tenuto, per legge, a chiedere l’autorizzazione al Ministero della Salute. Le pratiche burocratiche che disciplinano questo tipo di coltivazione sono molto lunghe e serrate.