Conifere

Conifera è un nome greco che significa letteralmente “portatrice di coni”. Il cono è la forma di molti frutti delle conifere, ossia le pigne. Le conifere sono piante prevalentemente delle zone montane, come i pini, con aghi invece di foglie (per resistere anche ai climi rigidi) e sono sempreverdi, ciò significa che non perdono mai le foglie, nemmeno d’inverno: questo le rende piante particolari, che colorano anche le stagioni solitamente più tristi e neutre. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulle specie di conifere.

Le conifere

Le conifere sono alberi antichi, come dimostrano i fossili che risalgono circa a 280 milioni di anni fa. Si tratta di piante che caratterizzano i nostri paesaggi praticamente da sempre e che quindi in qualche modo fanno parte del nostro DNA. Le conifere tuttavia non crescono solo spontaneamente, soprattutto nelle regioni settentrionali del pianeta, ma possono anche venire piantate, in giardini, siepi e alcune specie anche in vaso, da mostrare sul terrazzo di casa.

Specie di conifere

Le conifere comprendono una vasta gamma di specie diverse (50 generi e circa 550 specie), ed alcune possono anche presentare caratteristiche differenti dalla maggior parte (come i ginepri e i tassi che producono bacche invece di pigne, o il pino marittimo e il cipresso che sono adatte a climi marittimi invece che montani). Ma, oltre al fatto di essere quasi tutte sempreverdi, c’è una caratteristica che accomuna ogni specie: la rusticità o versatilità. Le conifere infatti hanno sostanzialmente bisogno di poche cure, perché si adattano a tutte le stagioni, e ne esistono così tante da poter essere utilizzate in qualunque tipo di giardino.

Inoltre le conifere sono conosciute per il loro profumo: essenze e resina sono infatti prodotte in gran quantità dalle piante stesse per la propria protezione e diffondono una piacevole fragranza inconfondibile. E’ chiaro però che prima di acquistare una conifera per un certo tipo di giardino, occorre valutare se quella tipologia è adatta o adattabile a quel dato giardino e la caratteristica che più inciderà sulla scelta sarà l’altezza che la conifera potrà raggiungere negli anni; infatti relativamente alla sua crescita, la conifera potrebbe causare problemi all’altra vegetazione o agli edifici. A seconda quindi dell’altezza che possono raggiungere, le conifere sono solitamente suddivise in:

  • Nane
    crescono di circa 5-10 cm all’anno e in 15 anni non raggiungono il metro d’altezza; possono crescere in vasi e giardini rocciosi; sono piante molto preziose per decorare giardini e terrazzi, per delimitare sentieri o divisioni, per tappezzare le conifere più alte e per arricchire zone rocciose;
  • Medie
    crescono di circa 10-30 cm all’anno e in 15 anni possono raggiungere dall’1 ai 5 metri di altezza; sono adatte a giardini non più grandi di 100 metri quadri e alle siepi;
  • Grandi
    crescono più di 30 cm all’anno e in 15 anni possono raggiungere i 4-5 metri d’altezza; sono adatte a grandi giardini e parchi

Le conifere poi possono essere classificate secondo la forma che assume la loro chioma:

  • Tappezzanti
    sono conifere adatte appunto a tappezzare aree vuote o di accesso difficile nei giardini; alcune specie tappezzanti sono il Juniperus horizontalis, il Juniperus sabina, il Chamaecyparis pisifera, il Taxus baccata Repandens;
  • Globose
    sono conifere con chiome molto rigogliose e sono ideali ed eleganti per i vasi del terrazzo; alcune specie globose sono il Pinus silvestris “Globosa Viridis”, la Thuya orientalis “Compacta”, la Thuya occidentalis “Golden Globe”, la Cryptomeria japonica “Globosa Nana”;
  • A colonna
    sono conifere utilizzabili come siepi frangivento, poiché oltretutto sopportano bene la potatura; sono conifere a colonna le Thuye, i tassi e i cipressi, ma anche Chamaecyparis con foglie gialle e delle varietà Blue o Glauca, e Cryptomeria e Mecrobiota decussata, con la particolarità degli aghi violacei in inverno.

Ambienti ideali per le conifere

Le conifere si possono adattare quindi a qualunque tipo di ambiente esterno: terrazzi, giardini, prati, addirittura balconi. Le conifere nane infatti, adatte alla coltivazione in vaso, possono adornare molto bene anche ampi balconi, mentre sia le nane che le medie possono trovarsi bene in vaso su grandi terrazzi. Per le conifere grandi, le tappezzanti, le globose, quelle a colonna, giardini di medie e grandi dimensioni sono ideali: riempiono, colorano e danno carattere.

Attenzione a considerare soltanto un ulteriore elemento: il peso che la conifera e il relativo vaso potrà assumere una volta conclusa la crescita, se la sua locazione sarà un balcone o un terrazzo. Oltre all’altezza infatti, potrebbe essere un problema il peso complessivo, perché la soletta del balcone o del terrazzo potrebbe non reggerlo e provocare crepe o addirittura crolli. Informarsi quindi intanto di quanto peso può sostenere la nostra soletta e del peso a cui le conifere possono giungere, a seconda della specie che abbiamo di fronte.

Conifere famose

Tra le tante specie di conifere, ce ne sono alcune molto conosciute:

  • cipresso
    uno dei simboli vegetali dell’Italia, ha tronco diritto, a colonna, con rami eretti e vicini al tronco originati fin dalla base, che gli conferiscono la classica forma a candela;
  • pinus nigra o pino austriaco
    ha una forma larga e conica e i suoi aghi ricoprono tutto il fusto dei rami con un verde intenso; è resistentissimo al freddo;
  • pinus cembra
    ha dimensioni medie e un’altezza di circa 10 metri; le foglie verdi hanno luce e riflessi bianchi; sopporta freddo e altitudine
  • pinus pinea o pino dei pinoli
    ha la classica chioma a ombrello ed è tipico dei paesaggi mediterranei sul mare; ha aghi verdi e riuniti a gruppi di tre, e coni globosi e grandi;
  • cedro deodara o cedro dell’Himalaia
    è imponente e supera anche i 30 metri d’altezza; ha rami e parte finale del fusto penduli, con aghi verde chiaro;
  • picea pungens o glauca globosa
    è caratteristica per la forma a palla alta un metro e larga poco di più, con un fogliame dall’intensa sfumatura blu;
  • ginkgo biloba
    è un albero antico, con crescita lenta, ma che raggiunge anche i 30 metri d’altezza; ha foglie larghe e caduche con forma di ventaglio, e presenta affascinanti colori autunnali;
  • picea excelsa
    ossia l’albero di Natale, è un abete rosso che può raggiungere in pochi anni altezze considerevoli.

Quando piantarle

Per porre a dimora le conifere, è bene scegliere il periodo ad esse più favorevole:

  • La fine dell’autunno è un buon periodo, poiché le radici entrano in riposo vegetativo
  • L’inizio della primavera è un periodo altrettanto buono per piantare le conifere

Dove piantarle

Generalmente le conifere si adattano a qualunque tipo di terreno; tuttavia il terreno acido è ben accettato da tutte le specie, mentre il terreno calcareo è più adatto al pino mugo, alle thuye e al pino austriaco. È bene assicurare un ottimo drenaggio alle radici, in quanto le conifere soffrono terreni pesanti e umidi. Qualunque esposizione andrà bene per le conifere, tuttavia quelle a fogliame blu, argentato o giallo, riescono a mantenere più vivo il loro colore se esposte in pieno sole. Se le conifere sono sofferenti ancora prima di piantarle, occorre bagnare la zona di terra che ricopre le radici e continuare a bagnare la chioma per due giorni al riparo dal vento e all’ombra.

Solitamente gli aghi caduti ai piedi delle conifere, contribuiscono a rendere il terreno più acido e quindi migliore per la conifera stessa. Per questo l’erba ai piedi delle conifere non cresce. Se si desidera riempire i vuoti creati da questo fenomeno alla base delle conifere, si possono piantare dei tappezzanti come l’erica, la vinca, l’edera o la viola selvatica. Ma si possono anche sistemare in buche apposite vasi con piante acidofile, quali leucothoe, skimmie e azalee.

Come piantarle

Per piantare una conifera, occorre scavare una buca, larga dai 60 ai 100 cm e profonda dai 50 ai 70 cm, a seconda delle dimensioni della specie che si intende piantare. Inserire la pianta nella buca e riempire gli spazi vuoti con la terra di scavo oppure con del terriccio nuovo. Una volta ricoperti i vuoti, pressare un poco con il piede il terreno, per eliminare bolle d’aria eventualmente formatesi durante la messa a dimora. Innaffiare molto, con almeno 25-30 litri d’acqua, perché si completi l’assestamento del terreno.

Terreno ideale per le conifere

Il terreno adatto alla buona crescita delle conifere dovrebbe essere sempre ben concimato e soprattutto sciolto. Altrimenti terreni con substrati di minerali possono andar bene perché hanno una grande capacità di trattenimento dell’acqua. Per trattenere l’acqua in ogni caso si possono utilizzare ad esempio materiali isolanti, come granulato di polistirolo, lecca, o perlite. Un’altra alternativa è un terreno mescolato da soli per le conifere in vaso. Il terriccio deve essere così composto in parti uguali:

  • Un materiale isolante
  • Un composto di humus di corteccia e di sabba
  • Buon terreno da giardinaggio
  • Substrati già pronti da utilizzare per le piante in vaso, composti in prevalenza da torba.

Cura delle conifere

Curare una pianta significa svolgere diverse attività per mantenerla sana, rigogliosa e bella. Sostanzialmente sono tre le azioni da compiere per curare una pianta e sono:

  • Innaffiarla
  • Concimarla
  • Potarla

Ma queste azioni cambiano da una pianta all’altra, poiché ognuna ha caratteristiche a sé stanti.

irrigazione

In realtà la cura delle conifere è ridotta davvero al minimo. Per quanto riguarda l’innaffiatura, occorre irrigarle soltanto durante il primo anno dopo la messa a dimora, perché avvenga un attecchimento consono dell’apparato radicale. Durante il primo anno dunque, innaffiare la conifera ogni 2-3 giorni con 10-20 litri d’acqua, se in piena terra.

Dopo il primo anno, la conifera grazie alla sua rusticità, sarà in grado di soddisfare autonomamente le proprie necessità idriche e quindi non esigerà ulteriore irrigazione da parte nostra.

concimazione

Solitamente le conifere non necessitano di concimazione. Tuttavia, quando il terreno è particolarmente calcareo oppure la conifera forma una siepe e quindi viene potata di frequente, essa ha bisogno di un nutrimento ulteriore, sottoforma di fertilizzanti appositi per conifere, per rinvigorire e rinfoltire la chioma.

potatura

La potatura viene eseguita assai di rado con le conifere e praticamente soltanto per quelle utilizzate come siepi, in modo da far conservare loro una forma regolare, quando si tratta di varietà più disordinate di natura. Per tutte le conifere invece vale la regola per cui se in cima alla pianta si formano più punte, occorre tagliare alla base le punte meno vigorose, lasciandone una soltanto.

Problemi delle conifere

Se si spezza una punta

Può succedere a volte che la punta di una grande conifera si spezzi. In pericolo è soltanto l’aspetto estetico, che tuttavia ne risente in modo pesante. Per creare una punta nuova, occorre scegliere un ramo laterale, nei pressi del punto di rottura e fissarlo in senso verticale a un tutore di bambù. Successivamente bisogna solo attendere: nel giro di qualche anno la punta sarà lignificata e la conifera diventerà esteticamente di nuovo come prima.

Variazioni di colore e forma

In specie con fogliame di colore variegato può succedere che cresca un ramo soltanto verde, oppure può accadere che una pianta a portamento tappezzante produca un ramo ad andamento verticale. Occorre intervenire in questi casi recidendo alla base il ramo anomalo.

Malattie

Anche le conifere possono ammalarsi. Se il terreno non è particolarmente adatto e/o l’inquinamento ambientale è molto presente, le conifere si indeboliscono e divengono attaccabili da malattie, parassiti, funghi o insetti quali:

  • Marciume radicale da armillaria
  • Marciume basale
  • Cancri corticali e rameali
  • Disseccamento delle foglie
  • Afidi o distruttori del legno
  • Cocciniglie, o larve di lepidotteri
  • Acari

Esistono prodotti specifici per prevenire e/o curare tutte queste avversità che possono colpire la conifera.

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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