Identikit dell’Eleuterococco
L’Eleutherococcus senticosus, noto comunemente con il nome di eleuterococco, eleutero o Ginseng siberiano, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Araliaceae. La specie è originaria dell’Asia nordorientale, e precisamente di Cina, Mongolia, Giappone e dell’estremità orientale della Russia. L’utilizzo del termine “Ginseng siberiano”, tuttavia, è scorretto perché questo si riferisce alla specie Panax ginseng e potrebbe indurre il consumatore in errore. L’eleuterococco infatti, pur essendo anch’esso un rappresentante della medesima famiglia del Ginseng (le Araliaceae), dal punto di vista tassonomico appartiene ad un genere differente.
L’eleuterococco cresce prevalentemente in zone montane, proliferando nel sottobosco di foreste di conifere e lungo le pareti rocciose. La sua altezza in genere non supera i due o tre metri, e la sua crescita è molto lenta; la pianta è decidua, ovvero perde le foglie in autunno. Dell’eleuterococco si utilizza la radice, dalla quale si ottengono diversi tipi di preparati disponibili sul mercato: in genere le formulazioni più comuni sono quelle sotto forma di gocce (estratto alcolico), estratto secco, radice polverizzata o compresse.
Utilizzi medicinali dell’Eleuterococco
L’eleuterococco è una pianta ben conosciuta (sotto il nome di cì wu ji?) dalla medicina tradizionale cinese, che da secoli la utilizza per via delle sue proprietà medicamentose; solo in anni recenti l’eleuterococco è entrato anche nella rosa di prodotti appartenenti alla medicina naturale commercializzati nei Paesi occidentali. Le ricerche in campo medico volte alla dimostrazione scientifica degli effetti benefici dell’eleuterococco provengono principalmente da Corea e Russia, dove questo prodotto è storicamente utilizzato per via delle sue molteplici applicazioni curative.
Seppure caratterizzato da una composizione chimica e da principi attivi differenti rispetto al ben più noto Ginseng cinese, l’eleuterococco si è guadagnato in breve tempo la fama di prodotto alternativo a quest’ultimo, poiché caratterizzato da un minor costo. L’eleuterococco contiene principalmente questi principi attivi:
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Eleuterosidi A, B, B1, C, D/E;
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Oleanolglicosidi I, K, L, M;
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Ciwujianosidi A-E;
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Isofraxidina;
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Friedelina;
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Glucosidi (es. betasitosterolo);
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Vitamina E ed altre vitamine;
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Betacarotene;
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Acido caffeico ed acido oleanolico;
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Zuccheri semplici e complessi (polisaccaridi, glucosio, maltosio);
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Composti fenolici (cumarine, lignani, acidi fenilpropanici);
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Pectine.
Gli eleuterosidi, in particolare, sono principi attivi (saponine triterpenoidi) che grazie alle loro proprietà biochimiche possono andare ad interagire con i recettori ormonali dell’organismo, ottimizzando la secrezione degli ormoni surrenalici. Le ricerche hanno tuttavia evidenziato come non sia possibile ascrivere l’attività benefica dell’eleuterococco ad una singola classe di composti, bensì all’insieme del fitocomplesso contenuto nella radice, i cui componenti svolgono un’azione sinergica.
L’eleuterococco è una pianta ad azione adattogena, anticolesterolemica, blandamente antinfiammatoria, tonica, immunogenica, ipoglicemizzante e antiossidante. La sua assunzione permette di regolare la secrezione ormonale, unendo a ciò un’azione corroborante, rinvigorente ed energizzante; non è un caso che, ad esempio, in Unione sovietica l’eleuterococco veniva regolarmente somministrato ai fortissimi atleti olimpionici, ma anche ai cosmonauti!
I prodotti contenenti eleuterococco vengono impiegati per migliorare le performance fisiche, grazie all’azione tonica ed antifatica che permette di aumentare la resistenza dell’organismo. La medesima azione positiva si riscontra anche a livello delle prestazioni mentali, essendo l’eleuterococco in grado di migliorare la memoria, la concentrazione ed i processi di apprendimento. I prodotti a base di eleuterococco sono inoltre indicati in caso di stress e sovraffaticamento, nonché di esaurimento psicofisico, astenia, convalescenza, intensa attività fisica e mentale; a tutto ciò si aggiunge il vantaggio di non presentare effetti collaterali legati all’insorgenza di disturbi del sonno, a differenza di quanto accade invece con altri tipi di terapie tonificanti ed energizzanti. L’efficacia nei confronti dello stress è soprattutto evidenziabile in quei soggetti che non presentano una corretta risposta ormonale (ovvero presentano bassi livelli di cortisolo), mentre in persone normoreagenti l’eleuterococco determina un’azione meno evidente.
L’eleuterococco viene anche consigliato per casi di insufficienza cardiorespiratoria, spasmofilie, nonché in disfunzioni legate alla sfera sessuale come frigidità ed impotenza. Sembra che, inoltre, l’eleuterococco sia in grado di aumentare anche la resistenza dell’organismo al freddo, secondo quanto recentemente riportato da una ricerca medica condotta in Giappone.
Grazie all’azione di rinforzamento del sistema immunitario, l’eleuterococco è in grado di aumentare la produzione dei linfociti di tipo T e di stimolare l’attività difensiva dei globuli bianchi, migliorando perciò le difese dell’organismo ed aumentando la resistenza nei confronti di malattie come patologie influenzali e da raffreddamento. L’eleuterococco può quindi essere utilizzato sia nella profilassi di queste patologie, sia come sostegno e coadiuvante nei processi di guarigione. Effetti benefici dell’eleuterococco sono anche stati evidenziati nel caso dell’Herpes simplex di tipo II, nei confronti del quale svolge un’azione protettiva contro gli episodi di riattivazione della sua insorgenza.
Alcune ricerche sembrano dimostrare che l’utlizzo dell’eleuterococco sia utile come coadiuvante per i pazienti in cura con terapie contro il cancro, poiché a livello dell’organismo questo prodotto svolge un’azione chemoprotettiva e di protezione radiologica. Inoltre l’eleuterococco viene impiegato per il trattamento di ipercolesterolemia, insonnia, mal di testa, inappetenza ed angina. In prove di laboratorio eseguite sui ratti, l’eleuterococco ha dimostrato una significativa azione antidepressiva; le ricerche sugli esseri umani devono tuttavia ancora essere convalidate.
Le ricerche medico-scientifiche hanno evidenziato come l’utlizzo di eleuterococco sia in grado di alleviare i sintomi dovuti ad una insufficienza della risposta ormonale dell’asse ipotalamico– pituitario–adrenalinico (HPA); questi disturbi si manifestano con senso di affaticamento, stress, neurastenia, dolore ed irrigidimento muscolare.
Le terapie a base di eleuterococco, spesso associate con Ginseng, sono frequentemente utilizzate nei pazienti in età geriatrica per stimolare e tonificare la risposta dell’organismo, migliorando le funzioni mentali e fisiche dei pazienti. L’eleuterococco è inoltre in grado di stimolare l’appetito, fattore molto importante non solo per i pazienti di età avanzata ma anche per adolescenti ed adulti che soffrono di inappetenza cronica o episodica.
Precauzioni d’uso, effetti collaterali ed interazioni con farmaci dell’Eleuterococco
L’eleuterococco è in genere ben tollerato dall’organismo e alle dosi consigliate non sono stati segnalati effetti collaterali legati al suo utilizzo. Le uniche problematiche riscontrate sono dovute ad un sovradosaggio o all’assunzione per periodi di tempo eccessivamente prolungati, i cui effetti possono causare tensione, nervosismo, irritabilità, eccitazione, insonnia, tremori alle mani, aumento della pressione arteriosa, tachipnea, tachicardia e cefalee.
È bene che i pazienti in cura con terapie per la pressione alta consultino il proprio medico prima di assumere terapie a base di eleuterococco, poiché il dosaggio dei farmaci tradizionali potrebbe dover essere riconsiderato a causa dell’interazione con il prodotto fitoterapico stesso. L’eleuterococco può causare una maggiore efficacia degli antibiotici appartenenti alla classe dei macrolidi, perciò anche in questo caso è bene rivolgersi al proprio medico curante.
Si sconsiglia l’utilizzo di prodotti a base di eleuterococco nei bambini di età inferiore ai 12 anni, nonché in caso di gravidanza ed allattamento. I pazienti che soffrono di ipertensione, enfisema, affezioni asmatiche, mastopatie, palpitazioni ed extrasistole dovrebbero evitare l’eleuterococco, così come chi è in cura con farmaci ad azione anticoagulante e per la cura del diabete. Le donne in terapia con contraccettivi orali (pillola) devono osservare la precauzione di assumere questi e l’eleuterococco in momenti della giornata distanti fra loro, in quanto il prodotto fitoterapico può determinare interazioni con i principi attivi della terapia ormonale.
In genere si consiglia il consumo di prodotti a base di eleuterococco secondo cicli periodici della durata di non oltre due mesi, avendo cura di osservare periodi di interruzione temporanea del trattamento di almeno 15-60 giorni. L’assunzione viene in particolar modo raccomandata al mattino a digiuno, oppure entro il primo pomeriggio; essa viene sconsigliata nelle ore serali, per via dell’effetto eccitante che può causare problemi al sonno.