Costruire il terrazzo
Il terrazzo a livello è una superficie calpestabile di dimensioni maggiori rispetto a un balcone (che di solito non supera i 2 mq), che può essere scoperta o parzialmente coperta e appartiene esclusivamente al condomino proprietario dell’appartamento di cui il terrazzo è la continuazione all’aperto.
Proprio per questo motivo, la parte calpestabile è considerata un bene del singolo condomino, commercializzato assieme all’appartamento stesso. Il terrazzo è delimitato da parapetti, muretti o ringhiere, che servono a renderlo praticabile.
Inoltre il terrazzo ha solitamente anche la funzione di copertura degli appartamenti ai piani inferiori: in questo caso il terrazzo, che deve necessariamente sporgere al di fuori della sagoma del tetto o del lastrico solare del condominio, è tetto condominiale e bene comune di tutti i condomini.
Naturalmente quando parliamo invece di terrazzi che non fanno parte di un condominio ma di singole ville o villette, il terrazzo è proprietà e bene esclusivo del padrone della casa. In questi casi il terrazzo si trova spesso sopra l’ultimo piano, a coprire l’intera unità abitativa e ad avere a disposizione all’aperto tutta la metratura della casa: si chiama allora lastrico solare e non è altro che la semplice copertura piana dell’edificio, pavimentata e delimitata da parapetti.
Elementi strutturali del terrazzo
La struttura di un terrazzo è composta da vari elementi, talvolta anche invisibili all’occhio, e da altri invece che ne fanno nella maggior parte dei casi un gioiello di estetica. Ecco quali sono gli elementi principali di un terrazzo, partendo dal basso:
- prima ancora della pavimentazione, ci sono gli isolanti: gli impermeabilizzanti sono d’obbligo; gli isolanti termici si devono applicare solo in alcuni casi
- il pavimento, che può essere scelto in diverse varianti di materiale e in tanti colori
- il parapetto, che può essere un muretto oppure una ringhiera oppure ancora una balaustra
- gli attacchi di luce e acqua, obbligatori quando il terrazzo supera determinate dimensioni
- l’illuminazione, con lampade, lanterne o faretti
Isolamento termico del terrazzo
Applicare degli isolanti termici è necessario quando sotto al terrazzo vi sono stanze abitate, per limitare lo scambio di temperatura. Gli isolanti termici vanno applicati per primi, sotto lo strato di impermeabilizzazione che a sua volta sta sotto la pavimentazione.
Per isolanti termici in questo caso si intendono membrane o pannelli rigidi in polistirolo ad alta densità di spessore, 3 o 4 cm. Questi sono di solito applicati sopra una barriera al vapore, una pellicola di materiale plastico spessa 1,5 o 2 mm, posta a contatto con la soletta in cemento armato. Naturalmente la tipologia specifica dell’isolante termico da utilizzare va scelta da caso a caso, in base alle prestazioni termiche e alla stabilità dimensionale, oltre che al carico da sopportare e alla sua compatibilità con l’impermeabilizzazione.
Impermeabilizzazione del terrazzo
Impermeabilizzare un terrazzo è d’obbligo per un motivo fondamentale: proteggere i piani inferiori dalle infiltrazioni d’acqua, che si verificano soprattutto in corrispondenza dei raccordi tra i teli e le aperture di deflusso delle acque, dove le variazioni termiche e igrometriche appunto possono provocare fessurazioni. Le infiltrazioni possono derivare da due casi specifici:
- intemperie
sbalzi termici e pioggia - piante
che arredano il terrazzo e che vanno regolarmente bagnate
Per ottenere un’impermeabilizzazione perfetta, occorre applicare prima della pavimentazione, speciali manti sintetici, che in genere si presentano come guaine formate da più teli sovrapposti in fibra di vetro bitumata, spesse circa 10-15 mm.
Tali manti vanno applicati non solo sulla soletta, ma anche sotto tutti gli elementi di costruzione che sono solidali a essa, come ad esempio il parapetto. Occorre tener presente che dopo circa 25 anni possono verificarsi seri problemi all’efficacia dell’impermeabilizzazione, che a volte dopo il trascorrere di questo periodo di tempo, è da rifare completamente.
Lavori sul terrazzo: chi paga
Per chi è proprietario di un terrazzo a livello, che funge quindi anche da tetto condominiale in quanto sporge al di fuori della sagoma del tetto, valgono alcune regole relative alle operazioni di impermeabilizzazione e di isolamento termico. Quando si verificano delle infiltrazioni d’acqua ai piani sottostanti oppure sono passati più di 25 anni dall’ultima impermeabilizzazione e si teme per la sua efficienza, occorre non solo andare a riparare alcuni punti, ma rifare l’intero strato. Ciò significa che deve essere rifatta anche l’intera pavimentazione del terrazzo.
Non sono solo i proprietari del terrazzo a livello a dover sostenere tutte le spese. Infatti, essendo considerato tetto condominiale, il terrazzo è nella parte sottostante proprietà di tutti i condomini. Quindi sul totale dei lavori, quindi delle spese per l’isolamento termico, per l’impermeabilizzazione e per la pavimentazione, il proprietario del terrazzo dovrà pagare 1/3, mentre gli altri 2/3 verranno suddivisi tra i restanti condomini.
Pavimento del terrazzo
Sopra lo strato impermeabilizzante, ne viene posto uno di cemento “armato debolmente”, un massetto in cui viene cioè annegata una rete elettrosaldata. E’ su questo strato che viene infine posta la pavimentazione. Per scegliere il tipo di pavimento è necessario tenere conto di alcune limitazioni fondamentali:
- il peso che la pavimentazione dovrà sopportare (e questo dipende da quali arredi vi metteremo e da quali attività svolgeremo sul terrazzo)
- la necessità di proteggere la membrana impermeabilizzante
- la necessità di limitare l’escursione termica
Quindi di solito conviene farsi consigliare da chi ha eseguito i lavori di isolamento, che sarà anche chi effettuerà la pavimentazione vera e propria, tra quali tipologie di pavimento scegliere la più adatta a noi. In genere le caratteristiche per la pavimentazione di un terrazzo sono:
- colori chiari, per limitare il surriscaldamento nel periodo estivo
- materiali resistenti
- materiali antigelivi
- materiali poco sdrucciolevoli
Ecco quali sono le possibilità in termini di forme e materiali per ricoprire un terrazzo:
Piastrelle
di solito sono di due dimensioni, 15×15 e 30×30, e possono essere disposte regolarmente oppure in obliquo, in modo da formare dei rombi. Le piastrelle possono essere:
- in ceramica, per esempio in gres porcellanato indicato proprio per gli esterni, resistenti e facili da pulire, con peso ridotto e spessore minimo
- in pietra, meglio se trattata con una leggera bocciardatura per renderla ruvida; sono eleganti e facilmente lavabili, anche se sono più pesanti rispetto alla ceramica
Doghe
di solito larghe 7 o 10 cm, in legno; non si surriscaldano al sole e sono trattate con appositi prodotti per resistere all’esterno
Lastre
facili da posare, economiche e resistenti, sono in cemento rifinite con ghiaia, granito o porfido e sono posate come pavimenti galleggianti. Per la posa infatti non è necessario preparare il sottofondo e sono rapidamente rimovibili in caso di manutenzione; inoltre possono essere posate anche sul vecchio pavimento esistente
A getto continuo
Tradizionale pavimento in cemento, utilizzato con materiali che lo impreziosiscono e che possono essere ferro, terracotta, legno, pietra o pezzetti di vetro. Questo pavimento dà il senso della continuità, è facile da realizzare ed economico, ma è sensibile al freddo che lo fa screpolare
Effetti visivi
Gli effetti visivi che si possono ottenere poi dai vari materiali sono molteplici: dal mosaico, ai disegni irregolari, fino all’effetto “sampietrino” . Bisogna tener presente però che più è irregolare l’effetto che si vuole ottenere e più sarà costoso il lavoro; inoltre non sempre è possibile ottenere gli effetti desiderati perché ciò dipende anche dalle pendenze irregolari che il terrazzo può presentare.
Attacchi di luce e acqua sul terrazzo
Sui terrazzi, sui lastrici solari e sui balconi, è necessario prevedere un attacco e uno scarico dell’acqua; se la superficie supera i 50 mq, allora ne servono almeno due.
In particolare, per evitare che l’acqua che si accumula sul terrazzo a causa di agenti atmosferici e annaffiature, si infiltri in casa passando sotto i serramenti, è importante che la quota del terrazzo sia più bassa rispetto a quella dell’appartamento: la pendenza del terrazzo non deve essere quindi inferiore all’1%, verso l’esterno, e va realizzata direttamente sopra la soletta o nello strato di posa della pavimentazione.
Questo è il primo requisito per garantire un rapido e sicuro deflusso delle acque.
Nel caso di grandi superfici, vanno progettate diverse parti inclinate o spioventi alternati in modo da non creare zone asciutte e zone umide.
I bocchettoni di scarico dell’acqua, che sono il secondo requisito per il deflusso delle acque, possono essere in piombo, rame o materiali sintetici, ma devono sempre essere ispezionabili e provvisti di griglie, per poter ovviare e rimuovere eventuali ostruzioni, come foglie, frutti, sassi, terra, etc. Tali bocchettoni vanno distribuiti circa ogni 25 mq e posizionati nelle zone più basse del terrazzo, dove l’acqua defluisce naturalmente.
Inoltre è anche necessario prevedere una presa elettrica, almeno due se si superano i 50 mq, per gli impianti di irrigazione e per l’illuminazione. L’ideale sarebbe prevedere un impianto elettrico autonomo all’esterno, per scongiurare danni all’interno dell’appartamento nel caso si verifichino corto circuiti all’esterno, dovuti al contatto frequente con l’acqua.
Illuminazione del terrazzo
Per illuminare balconi o terrazzi o lastrici, si utilizzano generalmente lampade a muro: plafoniere o lanterne da applicare a parete (quelle in ferro battuto e vetro, che ricordano la Londra Vittoriana, oppure quelle simili a dei lampioni da strada, sono le scelte esteticamente più piacevoli e anche le più utilizzate) sono la soluzione ideale.
Il numero e la potenza delle lampadine da utilizzare variano a seconda delle dimensioni della superficie da illuminare e solitamente non si scende sotto i 130 W l’una.
Si può anche prevedere un’illuminazione incorporata nella pavimentazione in fase di ristrutturazione, con faretti incastonati tra le piastrelle, disposti secondo disegni ben definiti e tanto più numerosi quanto più grande è la superficie. L’effetto visivo di un’illuminazione simile è suggestivo, ma i faretti incorporati nel pavimento hanno una manutenzione un po’ più complicata dell’illuminazione tradizionale a muro.
Parapetto del terrazzo
I parapetti sono classificabili in vari modi:
- Balaustrate in pietra naturale e artificiale
- Ringhiere
- Parapetti di muratura o di calcestruzzo armato
- Parapetti di legno
A livello legale, i parapetti devono avere delle caratteristiche obbligatorie, deducibili dal Decreto Ministeriale n° 236 del 14 giugno 1989:
- Per balconi e terrazzi il parapetto deve essere alto non meno di 100 cm e non può essere attraversato da una sfera di 10 cm di diametro
- Per permettere lo spostamento di persone e cose su balconi e terrazzi, si deve avere a disposizione uno spazio entro cui sia inscrivibile una circonferenza di almeno 140 cm di diametro.
Balaustre
Le balaustre, dette anche balaustrate, sono costituite appunto da balaustri, elementi in forma di colonne, che poggiano su unozoccoloe che sono collegati in alto fra loro da un elemento orizzontale chiamato cimasa. Le balaustre possono essere:
- in pietra
- in calcestruzzo
Alcune aziende sono in grado di confezionare balaustre in calcestruzzo non armato, ottenuto grazie alla tecnologia di vibrazione e compattazione utilizzata durante la loro fabbricazione. Il calcestruzzo che si utilizza è molto resistente. La forte compressione poi, permette di costruire degli elementi che risultano esteticamente molto simili a quelli invece in pietra esistenti in commercio.
Parapetti in muratura o in calcestruzzo armato
I parapetti in muraturasono formati da mattoni lasciati a vista o intonacati; quelli lasciati a vista sono poi completati da una copertina, un elemento di superficie per proteggere il parapetto dalla pioggia. I parapetti in calcestruzzo armatoinvece sono costruiti in continuità con la struttura della casa; solitamente sono realizzati con il getto a vista e spesso possono anche svolgere una funzione portante come travi parapetto. Entrambe queste tipologie di parapetti possono essere:
- pieni
semplici da costruire, necessitano dell’ integrazione con alcuni dispositivi per far fuoriuscire l’acqua piovana e con sistemi di impermeabilizzazione. Tali parapetti riparano dal vento, ma hanno il difetto di limitare la vista verso l’esterno. - traforati
esteticamente molto gradevoli grazie alle forme che possono assumere i “trafori”, lasciano più libera la vista verso l’esterno
A loro volta i parapetti traforati possono essere:
- In mattoni ed elementi di laterizio
- In pannelli di calcestruzzo
Ringhiera
La ringhiera è costituita da montanti metallici verticali che sostengono elementi orizzontali di chiusura, e che sono conclusi nella parte alta da un corrimano. I montanti metallici sono normalmente fissati in modo che corrispondano alla sezione frontale del terrazzo o del balcone, e saldati all’armatura metallica. Esistono poi altri modi per fissare i montanti, ancorandoli in corrispondenza con:
- il pavimento del balcone o del terrazzo, impedendo che l’acqua filtri attraverso il pavimento
- l’intradosso della soletta: questa è la soluzione più affidabile perché il punto di fissaggio non è esposto alla pioggia
Le ringhiere possono assumere forme particolari, in relazione alla posizione che occupano. Spesso i montanti assumono funzioni decorative, ma quando si progettano bisogna anche tenere conto della dilatazione che subiscono a causa delle escursioni termiche. Alcuni parapetti sono detti “misti”, in quanto realizzati da parti piene in muratura o in calcestruzzo e insieme da ringhiere e/o elementi in vetro (questi ultimi riparano dal vento ma permettono anche un’ampia visuale all’esterno).
Parapetti in legno
I parapetti in legno vengono solitamente utilizzati negli edifici rustici e soprattutto nelle case delle zone di montagna; provengono dalle costruzioni rurali tradizionali e a volte riprendono in parte i disegni che caratterizzano le balaustre in pietra. I parapetti in legno, come anche le ringhiere, richiedono una manutenzione attenta e periodica: impermeabilizzarle per renderle resistenti alle intemperie, e riverniciarle, sono due operazioni da svolgere regolarmente, almeno una volta ogni 2 o 3 anni, o comunque quando la ruggine è in evidente stato di avanzamento e la vernice vecchia comincia a scrostarsi.
Siti internet su materiali e soluzioni costruttive per il terrazzo
- Arredamento.it
Un sito pieno di buoni consigli e di link per l’arredamento, la costruzione e la ristrutturazione della propria casa. Due le sezioni interessanti per il tema trattato in questo articolo: “Edilizia” e “Giardino”. - Cotto d’Este
Un sito veloce e disponibile in diverse lingue, dove si può vedere l’effetto delle pavimentazioni prodotte da questa azienda con le immagini e con le descrizioni di materiali e tecnologie. Si possono scegliere i punti vendita, scaricare le guide messe a disposizione dalla ditta ed essere informati sulle news del settore. - Ceramiche Coem
Il sito offre la visione del catalogo, con tutti i pavimenti prodotti, la descrizione delle tecniche utilizzate per la produzione dei materiali, le certificazioni di cui sono dotati i prodotti e l’elenco dei punti vendita. - Vulcano Inox
Il sito di un’azienda produttrice di recinzioni, parapetti e ringhiere per balconi, scale e terrazzi, in acciaio inox e ferro battuto, che offre anche la possibilità di realizzare prodotti su disegno.
Sono sempre Vittorio Monti, dimenticavo a dire che questo lastrico solare si estende su due lati, cioè: x metà lato montagna, e x l’altra metà lato mare. Superfice di 132mq.
Buon giorno. Sono proprietario di un lastrico solare, tutto pavimentato di mattoni levigati in cemento, lo curo e lo pulisco sempre. insomma; si può dire “massima manutenzione”. Devo mettere un casetta di legno delle dimensioni di m.3×3,che sarebbe una superfice di 9 mq. il peso totale a vuoto kg.530, + quello che devo mettere dentro che in aggiunta quasi kg. 200, che in totale a pieno carico fa: kg.750. Volevo sapere; questo lastrico solare, ogni mq. quanto sopporta di peso? Grazie.
Salve, abito in un piccolo condominio di nuova costruzione con giardino parte interna ad uso esclusivo di proprietà.
La casa ha tre esposizioni quella sud con un balcone con ringhiera che si affaccia sul lato garage ,il balcone si trasforma in terrazzo pavimentato livello giardino con larghezza di 2 Mt sui due fronti ovest e nord .
Vorrei costruire un giardino d inverno sfruttando una lunghezza di 5 Mt del terrazzo per la larghezza di 2mt, creando una struttura a vetri, cosa è necessario?
# sul regolamento di condominio è vietato installare verande su finestre e balconi.
La porzione da mio interesse ha una portafinestra scorrevole e non una finestra e non è un balcone ma un terrazzo.
Ditemi se ho interpretato male e cosa è necessario x realizzare.
GraZie
Ho un grosso problema. Ho una casa al quarto piano con un bel balcone ma il muretto che funge da ringhiera e molto basso per i miei bimbi piccolo. Come posso risolvere il problema in maniera sicura e esteticamente piacevole?
Per Camy. Questo glielo può dire solo un tecnico locale che conosce piano regolatore, norme edilizie della sua zona, indici di edificabilità locali e capacità edificatoria ulteriore della sua abitazione.
salve vorrei un’informazione mio padre ha una casa di proprietà tutta su un piano quindi sopra c’è un terrazzo di mq 100 cioè tutta la metratura della casa volevo sapere se su questa superfice è possibile realizzare una mansarda con almeno 2 camere bagno e cucina
Salve. Io ho comperato una casa da 7 anni adesso per un vicino di casa che vuole farmi una denuncia ho saputo che una piccola tettoia del mio terrazzo e abusiva. Questa tettoia ha quasi 30 anni costruita. Cosa posso fare. Io voglio anche de devo avere questa tettoia perché è in camera de miei figli sino mi entra il acqua quando piove.
Per Antonio, non esiste una regola matenatica, ma è importante che la pendenza sia regolare e continua su tutto il terrazzo, verso il tombino. Diciamo un dislivello di 3/4 cm dal bordo esterno alla bocca del tombino
ho un terrazzino piastrellato 4mx2m aperto con tombino per scolo acqua. quale deve essere la giusta pendenza per far defluire l’acqua piovana nel tombino? grazie
Buongiorno vorrei sapere,
dovendo intervenire per rifare la guaina a causa di infiltrazioni di un terrazzo di proprietà che copre gli appartamenti sottostanti (lastricato solare), chi paga la posa e la ceramica che dovranno essere tolte e poi rimesse?
L’amministratore mi dice che i lavori di impermeabilizzazione sono 1/3 a mio carico, mentre posa e ceramica sono interamente a mio carico.
Non trovo giusto che questo costo sia solo mio visto che non è una scelta estetica ma una delibera condominiale, tra l’altro presa in mia assenza.
Qual’è la cosa giusta?
Grazie
Laura
scusate io dovrei mettere il pavimento sul mio balcone e anche la ringhiera ma per mettere le mattonelle devo prima delimitare il bordo con del granito o marmo non so come definire ma la cosa che mi da dubbio e” mettere prima il marmo ai bordi e poi bucare per mettere la ringhiera o il contrario o cm fare””’
grazie …..
ciao, grazie per il articolo, molto utile!
penso che i vasi luminosi sono dei ottimi arredi per il terrazzo. ho acquistato recentemente i vasi luci per esterni Thiene Alto da un negozio online www ecoldo.it/ e sono molto felice dal’atmosfera accogliente e rafinata che creano
durante il giorno sono dei eleganti contenitori di piante, e di notte sono lampade fantastiche..i miei ospiti gli ammirano sempre :))
Vorrei sapere come vanno ripartite le spese di manutenzione straordinaria relative a
parapetti ( e relative copertine) di balconi situati all’ultimo piano di un condominio.
Preciso che il pavimento dei balconi costituisce copertura degli appartamenti sotto-
stanti e che la parte esterna del parapetto è costituita dal tetto spiovente in tegole.
Grazie.
Sandro
A parte i materiali.. le normative su di essi ecc.. che hai messo.Ma le normative dell’ aggetto dove le metti? Lo sai che ci vogliono delle misure adatte delle terrazze, in funzione delle strade dove sporgono..e delle aree..
vorrei creare un terrazzo in un appartamento fuori città al 2° piano, di dimensione cm 230x 800.
al piano di sotto c’è un terrazzo cm 286 più balaustra di 30x 2000.
vorrei sapere i problemi di fattibilità e avere un’idea dei costi.
grazie
vorrei sapere se e’ conveniente x evitare di rifare la guaina ogni due anni porre sul terrazzo anche sui muri laterali almeno 40 cm di mattonelle grazie
siamo al 7 piano con un terrazzo a livello di 50 mq. sul quale insistono 2 pavimenti. Ci sono infiltrazioni al piano sottostante. Cosa ci consigliate? grazie
Salve. Chiedo aiuto nel sapere le pendenze dei terrazzi praticabili a che norma uni si riferiscono, in modo da sapere i limiti minimi e massimi consentiti. grazie per l’attenzione.
Dovrei esegiure la pavimentazione di un lastrico solare. Questo ha l’impermeabilizzazione ma non l’isolamento termico. Come procedere per piastrellare ? ciao
vorrei costruire un terrazzo sul mio tetto ,abito in una villetta bifamiliare,come fare?
salve io ho già una casa costruita al secondo piano , la signora del primo ha una splendida terrazza che fuoriesce dalla volumetria del tetto di circa 40 mq io la potrei fare uguale come devo fare da cosa devo iniziare….
Ma devo chiedere se rientra nella volumetria o no??? grazie
cerco una ditta nella provincia di belluno che mi possa installare una tenda di riparo dal sole nel terrazzo di mia proprietà. Tale terrazzo misura 3.50 per 1.80 ed è coperto dal terrazzo per tutta la sua superficie del piano soprastante. grazie
Salve. Malgrado nel mio terazzo ho applicato il mapelastic prima della messa in opera del pavimento, sono apparse delle infiltrazioni di acqua nella prossimità del parapetto costituito da colonnine di cemento. Conoscete un rapido rimedio a questo mio problema? Grazie
vorrei qualche consiglio su messa in opera di laterizi su balconi ringrazio