Ed eccoci all’intervista di novembre sul tema : “Mamme in carriera: come mettere d’accordo lavoro, figli e famiglia”.
Dottoressa Saccà, perché oggi è così difficile conciliare lavoro, figli e famiglia?
Oggi non è semplice gestire lavoro, figli e famiglia. Sono poche le fortunate che possono contare sulla collaborazione attiva del proprio partner o di altre figure familiari in questi ambiti. Ancora meno numerose quelle che possono permettersi economicamente di contare su baby sitter o collaboratrici.
Altre mamme invece non vogliono delegare a qualcun altro la cura dei propri figli o non accettano di buon grado che una persona estranea si aggiri per la casa in loro assenza. E’ per questi motivi che molte donne fronteggiano da sole lavoro e maternità, con conseguenze spesso stressanti sul piano psicologico.
Quali le conseguenze psicologiche dell’essere “mamme in carriera”?
Il primo ostacolo delle mamme in carriera è il senso di colpa poichè non sempre si riesce a trovare l’equilibrio giusto tra l’affetto e il tempo da dedicare ai bambini, e gli impegni del quotidiano.
A questo si aggiunge una forte pressione sociale che considera negativa per il bambino la vita professionale della madre; tutto ciò comporta nelle mamme un vissuto di “inadeguatezza”: si sentono indeguate come madri, approssimative sul lavoro e infine non corrispondenti all’immagine sociale di donne emancipate e moderne alla quale tutte le altre donne sembrano riuscire a corrispondere.
Il prezzo da pagare per tutte le donne che si assumono unicamente sulle proprie spalle tutti questi oneri contemporaneamente è senza dubbio una stanchezza molto importante e a lungo andare il rischio è quello di sviluppare condizioni di stress durature, che possono sfociare in disturbi psicosomatici, come la sindrome della fatica cronica.
domani la seconda parte dell’intervista