L’impetigine è un argomento di cui più volte ci siamo occupati. Vista la grande richiesta di persone che ci richiedono informazioni sempre più approfondite, torniamo a parlarne, grazie alla collaborazione con www.fli.com , con il Prof. Carlo Gelmetti, responsabile servizio di Dermatologia Pediatrica, Fondazione IRCCS “Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena”, Direttore dell’Istituto di Scienze Dermatologiche, Università di Milano.
La malattia
L’impetigine è un’infezione della cute molto diffusa nei bambini. Per quanto sia una malattia di tipo ambulatoriale e quindi difficile da stimare, possiamo dire che colpisce ogni anno decine di migliaia di bambini, principalmente di età prescolare e soprattutto in estate, in associazione con l’aumento del caldo edell’umidità. Se prontamente curata ha un decorso tendenzialmente benigno e causa complicazioni solo in caso di cronicizzazione o quando a determinarla è un ceppo batterico particolare, particolarmente aggressivo.
Si tratta però di fenomeni rari, più diffusi nei paesi tropicali, in Africa e America Latina, dovel’ambiente costantemente umido e caldo favorisce la proliferazione batterica. In Italia i nostri bambini, solitamente ben puliti e curati, guariscono in fretta, con le giuste cure. Che consistono nella somministrazione di pomate antibiotiche nei casi più circoscritti e antibiotici orali quando l’infezione è più estesa.
La molecola
L’obiettivo del medico, e naturalmente del bambino e dei genitori, è quello di intervenire e guarire le lesioni il prima possibile, riducendo i disagi e i giorni di scuola persi. In questo senso l’introduzione di questo nuovo ritrovato, la retapamulina (nome commerciale Altargo) costituisce una novità oltremodo
positiva per una serie di ragioni.
È totalmente nuova
La retapamulina appartiene a una nuova classe di antibiotici, le pleuromutiline. Ciò comporta un duplice beneficio: da una parte la molecola è pressoché immune al fenomeno delle resistenze e lo rimarrà ancora per diversi anni. In secondo luogo le terapie tradizionali, oggi soggette a fenomeni di resistenza, avranno la possibilità di tornare efficaci nel lungo periodo.
È efficace in soli 5 giorni
L’originale meccanismo d’azione che contraddistingue la molecola garantisce una notevole efficacia. La conseguenza più importante è la riduzione dei tempi di guarigione, forse il risultato più gradito a mamme e bambini.
Se con le cure tradizionali erano infatti necessari in media 10 giorni di applicazioni, 3 volte al giorno, con il nuovo antibiotico bastano solo 5 giorni e due sole applicazioni giornaliere, per vedere sparire lesioni e crosticine!
Un guadagno importante in termini di tempo e qualità di vita che non potrà non fare piacere a chi è alle prese con questa fastidiosa infezione che spaventa, sia per l’aspetto estetico che impressiona che per il rischio di contagio.
Ha meno effetti collaterali
La grande efficacia dell’unguento a base di retapamulina riduce potenzialmente anche la necessità di ricorrere a terapie orali, che possono associarsi con effetti collaterali fastidiosi, dalle allergie all’alterazione della flora intestinale. L’importante è rivolgersi al proprio pediatra o dermatologo alla prima comparsa dei sintomi.
In conclusione dopo oltre 10 anni di assenza totale di novità terapeutiche, finalmente abbiamo a disposizione una nuova molecola antibiotica, realmente efficace, non solo contro l’impetigine ma anche contro piccole lacerazioni e abrasioni o ferite infette.