Le origini di Halloween (seconda parte)

Per i Celti, popolazione dedita ad agricoltura e  pastorizia, questa ricorenza assumeva una rilevanza particolare:  quando i greggi venivano riportati dai verdi pascoli estivi, le persone si chiudevano in  casa per passare al caldo le lunghe fredde notti invernali e trascorrevano il tempo raccontando storie e si dedicavano ai lavori di artigianato. La tradizione negli ultimi anni del travestimento nella notte di Halloween ha origine proprio dalla tradizione Celtica dove, dopo i riti sacrificali nella notte dell’ultimo giorno di Ottobre, c’era l’usanza  di festeggiare mascherandosi con pelli di animali uccisi; questo serviva per spaventare gli spiriti. Inoltre al ritorno al

Per i Celti, popolazione dedita ad agricoltura e  pastorizia, questa ricorenza assumeva una rilevanza particolare:  quando i greggi venivano riportati dai verdi pascoli estivi, le persone si chiudevano in  casa per passare al caldo le lunghe fredde notti invernali e trascorrevano il tempo raccontando storie e si dedicavano ai lavori di artigianato.

La tradizione negli ultimi anni del travestimento nella notte di Halloween ha origine proprio dalla tradizione Celtica dove, dopo i riti sacrificali nella notte dell’ultimo giorno di Ottobre, c’era l’usanza  di festeggiare mascherandosi con pelli di animali uccisi; questo serviva per spaventare gli spiriti. Inoltre al ritorno al villaggio illuminavano il cammino con delle lanterne fatte da cipolle o rape intagliate al cui interno erano poste braci del Fuoco Sacro.

Per le popolazioni celtiche non esistevano demoni o spiriti maligni, ma le Fate erano considerate ostili e pericolose dagli uomini che erano costretti a dividere con loro le proprie terre; da qui nacque la leggenda che nella notte di Halloween le Fate si divertivano a fare “scherzi” alle persone,  facendoli perdere nelle colline e  intrappolandoli per sempre: per evitare così di divenire bersaglio ed oggetto di scherno delle stesse, I Celti presero l’abitudine di lasciar loro su davanzali e davanti alle porte delle loro case dei dolci.

Nacque così dunque anche la famosa filastrocca “dolcetto o scherzetto”, in inglese “Trick  or treat”, e la versione integrale eè la seguente: ‘ Trick or Treat, Smell my feet, Give me something to eat, Non too big, not too small, Just the size of Montreal” che tradotto significa: “Dolcetto o scherzetto, annusa i miei piedi, dammi qualcosa da mangiare, non troppo grande, non troppo piccolo, della grandezza di Montreal”.

Negli ultimi decenni si è diffusa anche in Italia, dove i bambini hanno così la possibilità di divertirsi e mettersi in costume in un’altra occasione oltre al Carnevale; non solo per I piccoli, anche gli adulti ormai hanno preso l’abitudine di festeggiare Halloween, evento in cui vengono organizzate feste, ritrovi e addirittura sagre.

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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