A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa a Roma
Parliamo sempre degli aspetti psicologi nel bambino dopo la separazione dei genitori. L’intervista terminerà con l’ultima parte domani.
Come cambia la vita quotidiana di genitori e figli dopo la separazione?
Dopo la separazione i genitori si trovano a dover affrontare problemi di diversa natura: sociale, finanziaria, organizzativa che possono incidere molto sul rapporto che questi vanno a stabilire con i figli. Ma il divorzio è oggi una realtà che di per se deve essere sdrammatizzata: per far questo, è fondamentale comprendere che la separazione, seppure rappresenti un momento di forte sconvolgimento per la famiglia, non la dissolve; crea piuttosto la necessità di stabilire una nuova organizzazione costruttiva dei rapporti e delle relazioni nel rispetto e nella tutela del benessere dei figli.
La coppia, seppur separata, deve cercare di rimanere sempre coppia “genitoriale” e i partner devono sforzarsi di aiutarsi a vicenda per tutto quello che concerne il benessere dei bambini/ragazzi coinvolti.
Quante case diverse può sopportare un bambino?
Non importa se le case che i figli dovranno frequentare saranno due o più di due, l’importante è che l’ambiente sia loro familiare e che si sentano in ogni circostanza amati ed accettati. Non sono tanto i luoghi quanto le sensazioni che accompagnano i bambini quando si trovano in quei luoghi ad influire sul loro vissuto psicologico.
Si parla spesso del supporto che va dato ai figli di genitori separati ma di quale aiuto necessitano i genitori?
E’sicuramente un bene che ai genitori venga fornito un aiuto in questa delicata fase di passaggio, che può prendere la forma di un sostegno da parte di amici e familiari così come anche di un aiuto psicologico professionale.
Il sostegno psicologico di un esperto può consentire ai genitori di elaborare al meglio questa fase di transizione, per imparare a gestirla nel modo più funzionale alla ricerca di un sano equilibrio tra le parti in causa.
Solo dei genitori che stanno bene psicologicamente possono essere in grado di soddisfare e garantire le esigenze di affetto e sicurezza dei figli.
Dott.ssa Francesca Saccà
http://psicologoinfamiglia.myblog.it
cara chiara,
io sono un figlio di separati, ormai cosa normale e quasi alla moda…
Spero che riuscirai nel tuo intento in quanto la tua motivazione è molto importante e bella.
Una sola cosa però: non dire di poter provare ad entrare nei panni di ragazzi con genitori separati, questo è impossibile….
spero comunque che riuscirai a fare bene il tuo futuro lavoro.
Saluti
Ciao Chiara, grazie a te per aver scritto delle cose bellissime!! Ti auguro di riuscire a realizzare il tuo sogno.
sono una ragazza di 14 anni.Presto dovrò sciegliere la scuola che mi porterà verso il mio futuro.Sono convinta che io da grande vorrò fare la psicologa e più precisamente vorrò occuparmi della psicologia infantile.mi attrae molto questa scienza che studia i comportamenti delle persone e i disturbi mentali.Soprattutto mi piace aiutare le persone e ancora di più se si parla di bambini e ragazzi della mia età.insomma…vorrei dare una mano a chi ne ha bisogna,anche per magari reinserirli nella società di oggi,perchè soprattutto chi ha problemi è difficile reinserirsi.penso che la vita vada vissuta al meglio.anche perchè ce ne è una sola.e quindi perchè non farla vivere bene anche alle altre persone?.Io mi sento una ragazza molto fortunata perchè i miei genitori non sono separati e vanno d’amore e d’accordo.ma mi provo a mettere nei panni di quei ragazzi che hanno i genitori divorziati o che soprattutto subiscono davanti ai loro occhi maltrattamenti verso le loro madri.Rimangono turbati e vanno aiutati e ascoltati.spero che riuscirò in futuro ad aiutare queste persone e riuscire a farli sorridere anche solo un momento nonostante le loro infelicità.grazie per avermi ascoltato.distinti saluti.Chiara