Il disturbo da deficit d’attenzione ed iperattività: facciamo un po’di chiarezza
A cura della Dott.ssa Francesca Saccà
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Che cosa è esattamente il “Disturbo da deficit di attenzione e iperattività”?
Il “Disturbo da deficit di attenzione e iperattività” (Ddai, nella letteratura italiana), conosciuto anche con l’acronimo inglese Adhd (Attention deficit hyperactivity disorder), è sostanzialmente “un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino che si manifesta con difficoltà di mantenimento dell’attenzione, del controllo motorio e delle risposte impulsive”.
Difficoltà di attenzione, impulsività ed iperattività sono le caratteristiche che contraddistinguono il disturbo in questione. Questi tre elementi possono essere presenti in proporzione variabile.
Come si fa a capire se un bambino è affetto da Adhd?
In particolare i comportamenti che rientrano nella disattenzione sono:
– Il bambino non riesce a prestare attenzione ai particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici o in altre attività
– Spesso sembra non ascoltare quando gli si parla direttamente
– Spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici o i propri doveri, non a causa di un comportamento in opposizione alle regole sociali
– Spesso mostra difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle attività
– Spesso evita di impegnarsi in compiti che richiedono sforzo mentale prolungato (compiti a scuola o a casa)
– Spesso perde gli oggetti necessari per i compiti e le attività quotidiane
– Spesso è facilmente distratto da stimoli estranei
– Spesso è sbadato nelle attività quotidiane.
I comportamenti che rientrano nell’ iperattività sono:
– Spesso muove con irrequietezza mani o piedi o si dimena sulla sedia
– Spesso lascia il proprio posto in classe o in altre situazioni in cui ci si aspetta che resti seduto
– Spesso scorazza e salta dovunque in modo eccessivo in situazioni in cui è fuori luogo
– Spesso ha difficoltà a giocare o a dedicarsi al divertimento in modo tranquillo
– Spesso è “sotto pressione” o agisce come se fosse “motorizzato”
– Spesso parla eccessivamente .
I comportamenti che rientrano nell’ impulsività sono:
– Spesso spara le risposte prima che le domande siano state completate
– Spesso ha difficoltà ad attendere il proprio turno
– Spesso interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti .
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-IV (APA, 1994) per poter diagnosticare tale patologia un bambino deve presentare almeno 6 sintomi (tra quelli sopra elencati) per un minimo di sei mesi. I sintomi devono essere presenti prima dei 7 anni di età, manifestarsi almeno in 2 contesti – scuola e famiglia – e provocare una compromissione clinicamente significativa del funzionamento scolastico e sociale.
Domani non perdere la seconda dell’intervista sul delicatissimo tema dell’Adhd.