Pesce fresco: esiste davvero?

Quante volte avete pronunciato la frase: “quando il pesce è fresco si riconosce subito dal sapore”? Diciamo la verità, questa frase l’abbiamo detta tutti almeno una volta, ma siamo sicuro di essere sufficientemente informati sull’argomento? Cosa sappiamo realmente del pesce fresco? E soprattutto: quando il pesce può essere considerato fresco?

Il pesce fresco esiste davvero?

Il pesce fresco esiste davvero? 

Via il dente, via il dolore: il pesce fresco non esiste. Prima accettiamo questa verità e meglio sarà per tutti. O meglio, specifichiamo che il pesce fresco così come è appena pescato, è illegale. Questo significa che non possiamo pescare un bel polipo, cuocerlo e mangiarcelo. Perché è illegale, oltre che a essere molto pericoloso per la nostra salute.

E allora tutte le volte in cui ci vantiamo di mangiare del pesce fresco al ristorante? Sì perché sia i consumatori che i ristoratori ci tengono a sottolineare, quando si tratta di spendere cifre anche piuttosto consistenti al ristorante, che il pesce deve essere fresco. Ma che cosa vuol dire questo?

Significa che i pescatori, una volta pescato il pesce, per legge hanno l’obbligo di abbatterlo in speciali contenitori. In altre parole significa che il pesce, una volta pescato, viene surgelato. Questo perché l’abbattimento ad alte temperature assicura la morte di alcuni micro-organismi e batteri nocivi per il nostro corpo.

E questo pericolo deve essere scongiurato soprattutto se si vuole mangiare del pesce crudo. Per mangiare del pesce crudo in tutta sicurezza significa quindi che il pesce è stato pescato, abbattuto e poi nuovamente scongelato, pronto per essere consumato.

Solo una pratica stabilita dalla legge e volta a garantire la nostra incolumità. E se state pensando che allora tanto vale consumare il pesce surgelato del supermercato, eccovi che vi state sbagliando di nuovo enormemente. Il pesce surgelato del supermercato è conservato con additivi che non sono invece presenti nel pesce che è semplicemente stato abbattuto e poi scongelato per il consumo.

Ricapitoliamo: il pesce crudo non esiste perché tutte i pesci, una volta pescati, vengono abbattuti. Questo però non significa che il pesce abbattuto abbia lo stesso sapore di quello congelato del supermercato, ma anzi rimane più buono perché naturale. Ed ecco spiegato perché lo si chiama “pesce fresco”, perché è più buono e rimanda a una sensazione di freschezza. Solo un piccolo fraintendimento lessicale, quindi.

In ogni caso, se vedete qualcuno al porto che acquista pesce non abbattuto dal pescatore di fiducia, sappiate che questa persona commette un reato, oltre a essere molto imprudente. Il pesce non abbattuto, infatti, ci mette fortemente a rischio di essere contaminati da infezioni di parassiti, le cui uova si annidano all’interno di pesce come tonno, salmone, acciughe, sardine, merluzzo e tanti altri. Ne vale davvero la pena? Forse è meglio rinunciare alla pretesa di definire a tutti i costi il pesce come “freschissimo”, ma avere in cambio la certezza di mangiare in tutta sicurezza. O no?

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

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