Cibi precotti

Cibi precotti: che prezzo ha la comodità? I precotti sono una comodità introdotta nell’ambito della cucina negli ultimi tempi ma non sempre sono salutari: è il prezzo da pagare per la loro praticità.

Per non avere brutte sorprese, prima di dirigerti sull’acquisto di un cibo precotto informati sui rischi per la tua salute: è semplice, basta continuare a leggere questa guida!

Cibi precotti

Cosa sono i cibi precotti

Chissà se è per i ritmi caotici della quotidianità, lavoro, famiglia e molteplicità d’impegni che gli italiani in cucina sono sempre più pigri. Secondo una ricerca della Camera di commercio di Milano in sei anni, dal 2000 al 2006, i cibi precotti sono stati oggetto di un vero boom di acquisti.

Si registra infatti un +194,6% di prodotti alimentari già pronti o precotti, dunque conservati o surgelati. Sembrerebbe paradossale, ma gli individui erano più salutisti nel passato, quando si nutrivano esclusivamente di frutta, verdura, prodotti doc e 100% “originali”, diversamente da oggi, come abbiamo visto. Un passo indietro?

Ovviamente dal punto di vista salutista-alimentare non si tratta di una delle migliori abitudini. Utilizzando questi “fast food” e “street food” siamo divenuti anche noi complici delle cattivi abitudini alimentari di molti paesi industrializzati, importandole.Queste forme “alternative” di alimentazione effettivamente rispondono alla necessità di disporre di piatti pronti riducendo tempo, fatica, preparazione, ma anche alla generale globalizzazione dei consumi, riducendo tra l’altro il valore nutrizionale ed energetico, l’apporto di genuinità all’organismo.

Aspetti negativi dei precotti

Accolti felicemente da single, dalle lavoratrici, dai meno esperti, in realtà non sono tutti “rose e fiori”.La caratteristica del precotto è quella del tempo, quindi si tratta di cibi che hanno bisogno solo di essere riscaldati o comunque di brevi cotture. Come abbiamo già evidenziato, il fattore qualità è spesso discutibile.

Essendo precotti, contengono un alto tasso di conservanti e additivi (in grado di aumentare l’appetibilità), mentre per quanto riguarda i grassi, per andare a risparmio vengono utilizzati quelli più economici quindi: margarine, grassi idrogenati, grassi vegetali generici. Altro fattore che incide sulla qualità: l’olio utilizzato, quando diverso da quello extra-vergine. Il problema principale in questo senso sta nell’ignorare effettivamente il valore e gli standard nutrizionali di cibi precofenzionati. Questo, in molti paesi, ha condotto a evidenti problemi di obesità e dunque problemi diretti sulla salute dell’uomo.

L’omologazione alimentare coinvolge anche un settore per molti aspetti “atipico”, quello dell’alimentazione biologica, fatto di un “pubblico” piuttosto esigente ed attento. I cibi precotti sono spesso caratterizzati da uno scadimento nutrizionale dell’alimento finalmente riscaldato nel microonde, elemento ormai indispensabili della “cultura mordi e fuggi”.Proprio il fornetto a microonde, sicuramente meno diffuso in Italia che all’estero, si trova sul tavolo degli imputati perché inesistenti sono i dati sulla sua innocuità per la salute dell’uomo.

Un elemento comunque indiscusso sarebbe quello della responsabilità dello stesso rispetto all’impoverimento nutrizionale dell’alimento. Secondo precise rilevazioni, i cibi precotti dovrebbero essere cucinati ad una temperatura tra 77°C – 82°C. Nel microonde invece 90°C, lasciando riposare dopo il riscaldamento, almeno due minuti. I cibi precotti di maggior consumo sono: pizze surgelate, lasagne, cannelloni ricotta spinaci, cannelloni al ragù, contorni di verdura, gnocchi, patatine, primi piatti tradizionali, secondi, sughi, creme di verdura, minestroni, persino dolci.

Ciò che potrebbe destare maggiore preoccupazione potrebbero essere norme igieniche e di sicurezza. Fermo restando che nessuno può conoscere le modalità attraverso cui questi cibi vengono preparati e confezionati, i regolamenti e i controlli in questo senso sono molto severi. Naturalmente al momento della cottura, la garanzia è comunque assicurata. In questo senso, con prodotti da consumare senza cottura, ad esempio l’insalata, è opportuno risciacquare bene prima del consumo.

Vantaggi dei cibi precotti

I vantaggi si basano essenzialmente sui fattori tempo, semplicità e varietà. Non tutto in effetti è così scarso o da buttare.Esistono in effetti prodotti che pur non essendo naturali e genuini come questi, sono da considerarsi buoni. La cosa fondamentale è guardare scrupolosamente l’etichetta e verificare effettivamente i prodotti impiegati, quindi come abbiamo consigliato: l’olio, i grassi…

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Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
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Una risposta

  1. claudio

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