Come scegliere il pigiama giusto
Per scegliere il pigiama non è fondamentale conoscerne la storia, ma non guasra sapere qualcosa sulla sua origine. Alcune fonti fanno risalire la comparsa del pigiama in Gran Bretagna, intorno al Diciassettesimo Secolo, per poi scomparire dalle scene tanto rapidamente come vi era apparso. Ma non si trattò di una scomparsa di lunga durata, perché la presenza degli anglosassoni nel sud dell’Asia tra il Diciottesimo e il Diciannovesimo secolo riportò questo popolo a contatto con gli usi e i costumi locali, tra cui anche quello del pigiama, ai tempi uno dei più tipici capi di abbigliamento utilizzati dagli orientali.
Con il rientro in patria dei coloni, avvenuto intorno al 1870, insieme a loro fece il suo ingresso nel vecchio continente anche il pigiama, conosciuto come un indumento notturno per il pubblico maschile. Etimologicamente parlando, invece, il termine pigiama deriva dal termine “payjama”, utilizzato per indicare un qualsiasi tipo di indumento per le gambe.
Scegliere il pigiama diverso per usi diversi
Una delle prime varianti che possiamo attribuire al pigiama è la comparsa di indumenti per la parte superiore del corpo, che vengono associati a questi comodissimi pantaloni, come ad esempio delle magliette o delle camicie molto comode abbottonate nella parte anteriore. In secondo luogo vediamo fiorire una vera e propria vasta gamma di materiali che possono essere impiegati per la realizzazione dei moderni pigiami, e la cui scelta di pende soprattutto dalla stagione in cui ci si trova e dalla temperatura.
I mesi invernali infatti spingono a scegliere il pigiama realizzato con tessuti molto caldi come la flanella o la lana, mentre nei mesi estivi o nelle zone a clima caldo vengono prediletti tessuti freschi come il cotone, il satin o la seta. Ovviamente, come per qualsiasi altro capo di abbigliamento, ai tessuti naturali si affiancano anche molti prodotti realizzati con fibre sintetiche come il poliestere o la lycra.
Le condizioni climatiche e il passare delle stagioni esercitano la loro influenza sui criteri per scegliere il pigiama e anche sulla sua lunghezza: esistono infatti modelli con i pantaloni e le maniche sia lunghe che corte, e per i periodi più torridi dell’anno anche modelli a canottiera, senza maniche.
La cosa importante da sottolineare è, in ogni caso, che il pigiama nasce come indumento per accompagnare il sonno e per questo motivo deve necessariamente essere confortevole e comodo, per questo spesso molte persone decidono di crearsi in perfetta autonomia i propri abbinamenti, magari accompagnando un pantalone di pigiama con una qualsiasi maglietta particolarmente comoda, arrivando anche a utilizzare nei mesi più freddi la felpa di una tuta come parte superiore del pigiama.
Ci sono anche persone particolarmente freddolose che, come pigiama, indossano una semplice tuta e magari coprono anche il tutto con una vestaglia, per essere ancora più riparati dal freddo.
Scegliere il pigiama pezzo unico
Infine, non possiamo non citare i modelli di pigiama che non sono divisi in due pezzi ma sono costituiti da un unico indumento, una grande tuta che si indossa e si allaccia con una fila di bottoni sul davanti.
Questo tipo di pigiama nasce originariamente per i bambini ma negli ultimi anni ne sono stati prodotti anche modelli per adulti, ovviamente per la stagione invernale (anche se non sono molto comodi in caso ci scappasse un bisognino notturno nel freddo della notte: in quel caso saremmo costretti, soprattutto le donne, a spogliarci anche della parte superiore del pigiama!)