Televisore LCD: scelta e acquisto

I televisori a schermo piatto si stanno diffondendo a macchia d’olio nelle case di molti consumatori. Effettivamente sia da un punto di vista estetico sia da un punto di vista tecnologico, oltre che dal punto di vista del risparmio di spazio (possono anche essere appesi al muro come dei quadri), i televisori a schermo piatto sono da preferire alla tv dal classico tubo catodico, peraltro quasi scomparso dalla vendita e che confrontato con i vantaggi offerti dai televisori a schermo piatto, è venduto a prezzi piuttosto alti.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

televisore LCD

Scegliere il televisore LCD

Le tecnologie su cui si basano i televisori a schermo piatto però sono diverse e in continua evoluzione. In questo articolo si parla delle tv LCD, tecnologia che è stata preferita ad esempio per i monitor da pc piatti e che ancora si confronta con il plasma per quanto riguarda le tv.

LCD è l’acronimo di Liquid Crystal Display. La tecnologia che sta alla base di questo sistema funziona con la scomposizione del fascio di luce prodotto da una lampada alogena in tre fasci corrispondenti ai tre colori primari additivi(che non sono i classici rosso, giallo e blu, ma bensì rosso, verde e blu, comunemente indicati come RGB) attraverso tre specchi particolari detti “dicroici”. Ogni fascio di colore passa attraverso una matrice di pixel a cristalli liquidi.

Il grado di opacità di ogni singolo pixel, e quindi della capacità di far passare o meno la luce, cambia a seconda dell’immagine da proiettare. Si formano così tre immagini monocolore che, convogliate poi sui tre lati di un prisma dicroico, sono ricomposte nel fotogramma completo, che è poi proiettato attraverso l’obiettivo, sullo schermo.

Detto in parole più semplici il funzionamento della tecnologia LCD è il seguente: un pixel di uno schermo LCD è composto da tre sotto-pixel dai colori elementari. Un pixel LCD non emette alcuna luce bensì opera come un selettore, quindi gli schermi LCD sono retro-illuminati. La luce che viene emessa dalla retroilluminazione, una luce bianca naturale non polarizzata, attraversa il cristallo liquido per essere polarizzata e viene poi colorata dal filtro.

Ogni sotto-pixel è fatto allo stesso modo, cambia soltanto il colore del filtro in funzione del suo utilizzo conclusivo. Si può controllare elettronicamente il cristallo di ogni sotto-pixel, come se fosse una valvola, in modo da far passare più o meno luce a seconda di quanto blu, verde e rosso il pixel deve emettere.

Tecnologia TFT

Per evitare alcuni difetti come pannelli lenti e schermi non brillanti, i produttori di televisori LCD hanno adottato tecnologie a matrici attive, anziché passive. In pratica viene aggiunto un transistor ad ogni pixel e questo opererà come un selettore.

Quando tale selettore è chiuso (ON), i dati vengono scritti in un condensatore al fine di immagazzinare il segnale. Quando il selettore è aperto (OFF), i dati rimangono dentro il condensatore che assume quindi la funzione di memoria analogica. Questo tipo di tecnologia ha molti vantaggi: quando il selettore si chiude e quindi i dati rimangono immagazzinati dentro al condensatore, il cristallo liquido avrà comunque un voltaggio sui suoi terminali e di conseguenza le linee potranno indirizzare un altro pixel.

Detto in poche parole si evita di ritornare allo stato precedente mentre viene indirizzato un altro pixel. I tempi in cui vengono scritti i dati nel condensatore sono inferiori se paragonati ai tempi di rotazione dei cristalli, perciò è possibile scrivere un dato e immediatamente dopo indirizzare un altro pixel senza che ci siano tempi di attesa. Questa ulteriore tecnologia è chiamata TFTe viene normalmente associata appunto ai televisori LCD.

Vantaggi degli schermi LCD

I vantaggi di uno schermo LCD sono numerosi. Vediamone alcuni.

  • I pixel, grazie al processo litografico usato, possono essere molto piccoli e questo rende tale tecnologia la più adatta per la produzione di schermi per computer fissi e per computer portatili
  • La tecnologia LCD è più economica di quelle DLP, al plasma oppure della recente OLED
  • Gli schermi LCD offrono una maggiore luminosità
  • I pixel utilizzati per questa tecnologia non producono sfarfallio, quindi gli schermi LCD possono essere guardati anche da una distanza ravvicinata
  • Gli schermi LCD offrono un’incredibile stabilità d’immagine
  • Le immagini prodotte dagli schermi LCD sono inoltre perfettamente nitide
  • I televisori LCD hanno un’aspettativa di vita di almeno 40.000 ore, fino alle 60.000, cioè circa 20 anni.

Svantaggi degli schermi LCD

Gli schermi LCD presentano comunque degli svantaggi. Eccone alcuni.

  • Le angolazioni della visuale di ogni pixel sono scarse. La luce che arriva da dietro il pannello infatti passa attraverso due polarizzatori prima di poter raggiungere la superficie dello schermo
  • Le prestazioni relative al contrasto delle immagini rimangono basse
  • I neri delle immagini non sono proprio neri, non sono completamente scuri: i pixel infatti restituiscono sempre la sensazione della fonte di luce, dato che sono soltanto dei selettori e quindi soffrono di “perdite di luce”
  • La tecnologia LCD è piuttosto lenta e quindi poco adatta a rendere al meglio la visualizzazione di immagini animate
  • Per ottenere una risoluzione alta in uno schermo LCD, è necessaria un’interpolazione dei pixel, che però non riesce a dare comunque dei risultati soddisfacenti. Il risultato migliore si è ottenuto con schermi da 26 pollici: per questo i televisori basati su tecnologia LCD non sono mai dei maxi-schermi
  • E’ più probabile trovare pixel difettosi nei televisori LCD rispetto ad altre tecnologie.

Dimensioni di un televisore LCD

Come detto, uno schermo LCD non può raggiungere dimensioni molto grandi per poter restituire una qualità d’immagine buona. Nella scelta della grandezza di un televisore LCD tuttavia, è bene tener conto di un elemento fondamentale: la diagonale su cui si basa la misura in pollici, viene misurata su uno schermo in formato 16:9 (sedici noni), cioè più largo dei tradizionali CRT a 4:3.

Quindi se si guardano in prevalenza programmi in formato 4:3 le dimensioni delle immagini visualizzate si riducono per via delle bande nere laterali. Per fare un esempio: un 26 pollici wide offre un’immagine in 4:3 di soli 23 pollici.

Possiamo trovare televisori LCD da:

  • 15 pollici, i più piccoli
  • 19-20 pollici
  • 26 pollici, che sono i più grandi che con questa tecnologia offrono una maggiore qualità
  • 32 pollici
  • 40-42 pollici, che presentano tuttavia difetti di visualizzazione

Un televisore LCD da 42 pollici consuma in media 150 W.

Connessioni audio-video di un televisore LCD

La qualità di un televisore si valuta anche dal numero e dal tipo di collegamenti audio-video che è possibile attivare tra esso e altri dispositivi esterni. Esistono due grandi categorie di connessioni audio/video proprie dei televisori:

  • le connessioni analogiche, utilizzate per connettere un dispositivo digitale e uno analogico (oppure due dispositivi analogici), che nel caso di un televisore LCD (che è un dispositivo digitale) necessitano di una doppia conversione (da digitale ad analogico e poi di nuovo da analogico a digitale) e per questo possono incidere negativamente sulla qualità finale dell’immagine
  • le connessioni digitali, che invece nel caso di un televisore LCD lasciano immutato il segnale nel caso si colleghi ad esso un altro dispositivo digitale, lasciando intatta anche la qualità delle immagini.

Le connessioni analogiche

  • Il video composito è il classico connettore RCA giallo che solitamente viene dato in dotazione col televisore. La qualità di questa connessione è scarsa ed è consigliabile utilizzarla solo per collegamenti volanti come ad esempio per la videocamera
  • L’S-video è utilizzato principalmente sulle videocamere e offre una qualità migliore rispetto al video composito
  • La RGB può essere realizzata via SCART oppure con i tre cavi RCA del Video Component. Nella SCART però si trovano oltre ai cavi dedicati al segnale video, anche quelli per l’audio, per la messa a terra e per il trasporto dei segnali di controllo; tutto questo affollamento di cavi potrebbe creare delle interferenze nella qualità video. Con il Video Component invece questo non accade: esso infatti utilizza tre cavi separati per trasportare le tre dominanti dell’RGB (rosso, blu e verde), offrendo maggior qualità e nessun rischio di interferenze. Per questo il Component è adatto anche all’alta definizione
  • La VGA è caratterizzata dal connettore a vaschetta ed è utilizzata per il collegamento di un computer, come il Media Center, allo schermo LCD.

Le connessioni digitali

  • La connessione Firewire, nota anche come DV, è utilizzata per trasferire i filmati dalle videocamere
  • La connessione DVI è utilizzata per i collegamenti ad alta definizione
  • L’HDMI è l’evoluzione del DVI e rappresenta attualmente il top delle connessioni video: trasporta sia il segnale video ad alta definizione, sia l’audio multicanale (fino a 7.1 canali), sia i segnali di controllo.

Collegamenti principali di un televisore LCD

Dopo aver visto una panoramica dei principali collegamenti che riguardano i dispositivi audio-video e i televisori, vediamo quali potrebbero essere disponibili in un televisore LCD e a quali dispositivi esterni corrispondono:

  • ingresso HDMI, da utilizzare per i cavi del DVD Recorder o della Playstation 3
  • ingresso VGA, per collegare il PC Media Center
  • ingresso video composito, da utilizzare solo per collegamenti volanti
  • ingresso S-Video, da collegare a una camcorder
  • ingresso Video component, da collegare sia al DVD Recorder, sia alla PS3, anche se la qualità sarà minore rispetto all’HDMI
  • presa SCART, per collegare l’ormai antico videoregistratore

Doppia funzione: tv LCD e monitor per pc

Alcuni schermi LCD, nati per dimensioni e funzionalità, per l’utilizzo con un computer fisso, possono funzionare anche come televisori, in quanto dotati di sintonizzatore tv, prese SCART e ingressi video (come video composito, S-Video o Video component) per poter collegare anche Playstation, dvd recorder, videoregistratori e decoder. Con questi modelli viene dato in dotazione anche il telecomando.

HDTV: alta definizione a confronto

La televisione ad alta definizione, o HDTV (acronimo di High Definition TeleVision), è la televisione che fornisce una qualità video significativamente superiore a rispetto a quella delle televisioni tradizionali. La tecnologia HDTV conta di quattro formati video, diversi sia per la risoluzione che per le modalità con cui viene scansionata l’immagine.

  • Il formato HR.HDTV (Half Resolution High Definition TV) è di 960×540, cioè la metà della definizione cosiddetta FULL HD, e vanta un buon compromesso tra risoluzione e banda richiesta. Essendo un formato 16:9 la visione su televisori HD READY o FULL HD avviene senza distorsioni.
  • Il formato 720p, comunemente detto HD READY, offre una risoluzione di 921.600 pixel (1280×720) con cosiddettascansione progressiva: per ogni ciclo di trasmissione di un fotogramma viene trasmesso l’intero quadro dell’immagine. Ogni singolo aggiornamento coinvolge interamente le 720 linee e i 921.600 pixel dello schermo.
  • Il formato 1080i offre una risoluzione di 2.073.600 pixel (1920×1080) con cosiddetta scansione interlacciata: in questo caso per ogni ciclo di trasmissione di un fotogramma, viene trasmesso un semiquadro, che è formato alternativamente o dalle sole linee pari o dalle sole linee dispari dell’immagine. Di conseguenza, ogni aggiornamento coinvolge 540 righe e 1.036.800 pixel.
  • Il formato 1080p, cioè il FULL HD, sempre con una risoluzione di 2.073.600 pixel (1920×1080) rappresenta la versione con scansione progressiva del 1080i, quindi ogni aggiornamento di trasmissione del fotogramma coinvolge tutte le 1080 linee e i 2.073.600 di pixel dello schermo.

La scansione progressiva è da preferire all’interlacciata poiché produce video più nitidi e definiti, anche durante le scene molto movimentate.

Televisori HD READY e FULL HD

Con HD ready si indicano i televisori che rispettano i requisiti che sono stati fissati a gennaio 2005, dall’EICTA( cioè dall’ associazione europea dei produttori di tecnologie elettroniche per la comunicazione) per la visualizzazione del segnale ad alta definizione, cosiddetto HD. Possedere un televisore HD-ready non significa necessariamente vedere contenuti ad alta definizione. Il materiale video ad alta definizione infatti non è comunissimo: solo alcuni canali satellitari e alcuni supporti di ultima generazione supportano una visione HD. I supporti citati sono principalmente gli HD DVD e i Blu-ray. Quindi la visione di contenuti in alta definizione può avvenire soltanto tramite connessioni HDMI o Component.

Come detto la principale differenza tra tecnologia HD Ready e Full HD sta nella risoluzione. Un Full HD ha una risoluzione di 1920×1080 pixel, mentre la risoluzione di un HD Ready è di 1366×768. Questo significa che nel Full HD, dato l’aumento di risoluzione del pannello, si avrà un sensibile aumento della tridimensionalità e dei dettagli dell’immagine che si sta osservando.

Tuttavia possiamo godere dei vantaggi di un Full HD rispetto a un HD Ready soltanto con i contenuti ad alta definizione, mentre con i contenuti a bassa risoluzione i televisori Full HD rischiano soltanto di evidenziare i difetti delle immagini. Per contenuti che più spesso non sono ad alta risoluzione quindi, tra i due è preferibile un HD Ready.

Pulire lo schermo di un televisore LCD

Gli schermi LCD utilizzano un rivestimento in plastica. Per questo motivo occorre non impiegare prodotti aggressivi quando si puliscono, perché si rischia di opacizzarne la superficie irrimediabilmente. Bisogna quindi utilizzare detergenti neutri e un panno morbido, come quelli che si usano per pulire le lenti degli occhiali.

Sono poi in arrivo schermi LCD resistenti allo sporco: infatti una nuova tecnica produttiva consentirà di fare a meno di pellicole protettive e altri rivestimenti, che sono utili per proteggere il pannello, ma che attirano molta polvere. I nuovi schermi LCD saranno immuni dai pericoli più comuni come polvere, ditate, inchiostro indelebile e macchie di grasso.

Scheda tecnica del televisore LCD

Come tutti i prodotti tecnologici, anche i televisori LCD sono dotati di una scheda tecnica da saper leggere al momento dell’acquisto. La scheda tecnica dei televisori LCD, che può variare da un produttore a un altro, è composta da:

  • pollici, che esprimono le dimensioni dello schermo del televisore
  • formato (16:9 solitamente)
  • risoluzione massima, che indica la qualità delle immagini rapportata alla grandezza del televisore (risoluzione maggiore = qualità maggiore)
  • contrasto delle immagini
  • luminosità, espressa in cd-mq
  • tuner, analogico o digitale o entrambi
  • audio, indica la qualità audio
  • sintonizzatore, indica la presenza di sintonizzatori, come quello per il digitale terrestre
  • connessioni video: indica il numero e il tipo di prese per collegamenti esterni video
  • connessioni audio: indica il numero e il tipo di prese per collegamenti esterni audio
  • tempo di risposta espresso in ms (più piccola è maggiore sarà la qualità)
  • dimensioni complessive del televisore espresse in mm
  • peso

Quando preferire un televisore LCD e cosa valutare al momento dell’acquisto

Acquistate un televisore LCD nel caso in cui non desideriate un televisore molto grande e vogliate usufruire dei vantaggi di uno schermo piatto senza rinunciare al risparmio. Gli elementi da valutare al momento dell’acquisto sono:

  • la grandezza espressa in pollici
  • gli attacchi presenti per il collegamento con altri dispositivi audio-video (tenendo presente che la maggiore evoluzione dei collegamenti ad alta definizione è rappresentata dall’HDMI, ma se i televisori hanno attacchi sia digitali che analogici potremo collegarci anche dispositivi vecchi che abbiamo in casa)
  • se il televisore è HDTV: se vedete principalmente contenuti ad alta definizione acquistate un Full HD, se invece vedete in prevalenza contenuti tradizionali, acquistate un HD Ready
  • la risoluzione, la luminosità, il contrasto, la presenza o meno di sintonizzatori

Siti internet per la scelta del televisore LCD

  • Samsung
    Dalla sezione “prodotti”, nella categoria Tv, si trovano le immagini, le descrizioni e i dettagli tecnici di tutti i televisori LCD di questa marca leader. Inoltre si può per ogni prodotto scaricare i manuali, i software e i driver.
  • Philips
    Direttamente dalla pagina principale si accede alla sezione dedicata ai televisori, e se si clicka su “Flat tv LCD” si visualizzano tutti i televisori LCD di Philips.
  • Sony
    Dalla sezione “Tv e videoproiettori” si accede alla visualizzazione di caratteristiche e immagini dei televisori LCD di Sony, suddivisi secondo la grandezza delle diagonali. Nella sezione download si possono scaricare manuali, software e driver.
  • Sharp Electronics
    Dalla sezione “Prodotti” si accede alla visione di televisori LCD, completi di descrizioni, immagini e schede tecniche.
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