Prodotti del commercio equo solidale

Per parlare dei prodotti del commercio equo solidale, ma anche sapere da dove vengono e cosa sono, bisogna obbligatoriamente fare una premessa generale e illustrare per sommi capi cos’è questo tipo di commercio “etico”. La premessa generale è dettata dal fatto che ogni giorno ognuno di noi nell’andare presso il supermercato o presso i vari negozi alimentari compie un gesto che oramai possiamo quasi affermare è prassi comune, nella storia dell’uomo, questo gesto quotidiano è recarsi al supermercato o presso i vari negozi è fare la spesa.

Milena Talento
Classe 1985, una laurea in Filosofia e una passione per il web nata ai tempi dei convegni universitari su Merleau-Ponty e i neuroni specchio. Autodidatta dalla A alla Z, comprende le potenzialità lavorative ma soprattutto economiche delle emergenti professioni tecnologiche e decide di sfruttare le proprie abilità letterarie e logiche applicandole ad un ambito nuovo. Da qui si affaccia alla professione di copywriter che coltiva per diversi anni. Scrive per alcuni e-commerce emergenti (tra cui Dalani e Zalando), si appassiona alla programmazione dei siti web, ma soprattutto agli algoritmi di Google. Circa 10 anni fa apre una web agency con cui si occupa di comunicazione a 360°. Guidaconsumatore.com viene acquistato nel 2018, dopo anni passati a lavorare in redazione come copy e seo.
Milena Talento

Il commercio equo solidale

Anche si chiama “commercio equo solidale” ha riferimenti ben diversi da quello consumistico cui siamo abituati. Fare la spesa negli ultimi tempi, per tutti noi consumatori è diventata un’impresa quasi ardua, vista la grande quantità e qualità di prodotti presenti tra gli scaffali dei supermercati e vista anche l’ossessionante e bombardante pubblicità che i mezzi dei comunicazione di massa ci propinano quotidianamente. Pubblicità che se da un lato come viene ampiamente detto è l’anima del commercio, dall’altro riesce sicuramente ad orientare in un certo modo gli acquisti di tutti noi consumatori.

Prodotti del commercio equo solidale

I prodotti del commercio equo solidale

Ma proprio per tale motivo è nato circa una ventina di anni or sono, ad opera di alcuni commercianti olandesi, il cosiddetto commercio equo solidale, che trae il suo nome dal “comercio justo” cosi denominato nei paesi di lingua spagnola. In principio questo commercio equo solidale si sviluppò intorno ai produttori di caffè dei paesi dell’America latina, i quali erano costretti a cedere i propri prodotti ad un prezzo bassissimo, che a mal appena riusciva a ripagarli degli sforzi che avevano compiuto per mandare le colture avanti.

Di contro il prezzo finale era sproporzionato di fronte al prezzo di acquisto e la differenza tra acquisto e vendita del prodotto finiva per alimentare la ricca filiera alimentare composta da commercianti, esportatori, importatori che in pratica traevano il loro guadagno, in questo caso ed è proprio il caso di dirlo, sul lavoro dei “cafetaleros” ovvero gli agricoltori dell’America latina che lavoravano nei campi il caffè.

Quindi il commercio equo solidale in un primo momento partì in sordina, in pratica questo gruppo di venditori olandesi, popolo da sempre e storicamente conosciuto come uno dei popoli più attivi nel mondo del commercio, si offrirono a questi “cafetaleros” ed iniziarono ad importare i loro prodotti direttamente in Europa, piazzandoli loro stessi sul mercato, interrompendo cosi la filiera alimentare da cui molti traevano i loro guadagni facendo la solo opera di intermediazione.

Un servizio cosi strutturato permetteva dei vantaggi che ricadevano su ambo le parti e quindi sia sui produttori che sui consumatori finali dei prodotti, infatti, i produttori avevano un prezzo di acquisto garantito e i consumatori in questo caso avevano anche loro un prezzo giusto e più economico perché non gravato dai mille balzelli della cosiddetta filiera alimentare.

Commercio equo solidale: volano per lo sviluppo dei paesi produttori delle materie prime

L’esperienza di quel gruppo di imprenditori olandesi, applicata alla produzione ed al commercio del caffè, da quel lontano 1986 ha fatto scuola ed oggi è una solida realtà radicata in tutto il mondo, infatti, quell’esperienza è stata applicata anche ai paesi dell’Africa e dell’Asia. Un tipo di commercio così strutturato ha dato la possibilità di far aumentare gli scambi tra i paesi produttori dei prodotti, paesi dell’emisfero sud del globo terrestre, ed i paesi consumatori degli stessi, paesi dell’emisfero nord del globo terrestre.

Quindi il commercio equo solidale ha dato in pratica la possibilità di far elevare il grado sociale dei produttori delle “materie prime”, infatti, il margine che era destinato agli speculatori , ora ricade in mano, anche se non con lo stesso margine, ai produttori e si trasforma in servizi per la popolazione, quantificabili ed identificabili in migliore alimentazione, aumento del reddito pro capite, acqua pulita, centri sanitari, vie di comunicazione più efficienti, servizi che prima per ovvi motivi di sfruttamento queste popolazioni non ricevevano.

Cosa sono e come sono i prodotti equo solidali

Ma cos’è un prodotto equo solidale? Un prodotto per essere equo e solidale deve avere delle caratteristiche ben precise, la prima in assoluto è che il produttore deve essere iscritto nel registri del FLO (Fairtrade Labelling Organizations International) che altro non è che l’Organizzazione Internazionale che raggruppa tutte le associazioni che certificano i prodotti equi e solidali, quindi un prodotto equo e solidale ha le seguenti caratteristiche, i prodotti provengono tutti da produttori di aree ben precise del globo terrestre, i prezzi di vendita sono decisi di pari accordo con i produttori, il prezzo copre i costi di produzione ed assicura un tenore di vita dignitoso agli stessi produttori.

In pratica possiamo dire che oggi fare la spesa risparmiando è possibile, anche perché il commercio equo solidale ed i relativi prodotti sono un modo di vivere, un modo di pensare che guarda al futuro e guarda anche alle popolazioni che non hanno lo stesso tenore di vita che abbiamo noi abitanti delle nazioni della parte Nord del globo terrestre.

Ovviamente per questioni di spazio non faremo adesso un elenco analitico di prodotti equi e solidali, ma ci limiteremo a darvi dei consigli, delle indicazioni di massima e dei siti internet di riferimento onde permettervi di fare i vostri acquisti equi e solidali in tutta tranquillità. Quindi il consiglio che vogliamo darvi non vuole essere assolutamente una sorta di pubblicità, ma vuole essere un piccolo punto di partenza da consultare in caso vogliate effettuare acquisti di prodotti equi e solidali.

Quali sono i prodotti del commercio equo solidale

Oggi i prodotti del commercio equo solidale non sono soltanto il caffè, ma riguardano una moltitudine di alimenti tra cui ricordiamo anche:

  • miele
  • cacao
  • zucchero
  • succo d’arancio
  • banane
  • cioccolata
  • prodotti di artigianato locale

Dove acquistare i prodotti del commercio equo solidale in Italia

Per analizzare nello specifico la situazione in Italia bisogna ricordare che il commercio ed i prodotti equi e solidali si sono sviluppati nella nostra penisola intorno alla fine degli anni Ottanta, per poi ampliarsi ed avere il giusto riconoscimento a metà degli anni Novanta, questi prodotti in Italia attualmente rappresentano una solida realtà e anche se sono poco conosciuti, visto che non sono pubblicizzati, non hanno nulla da invidiare ai prodotti tanto reclamizzati, anzi si può ben dire che sono di qualità superiore.

In Italia i prodotti equi e solidali sono certificati dall’organizzazione senza scopo di lucro denominata Fairtrade TransFair Italia nata in Italia con l’apporto dell’Associazione Botteghe del Mondo e delle maggiori organizzazioni quali Acli, Arci, Pax Christi ed alcune organizzazioni non governative italiane.

Questo riconoscimento ha permesso e permette tuttora ai prodotti del commercio equo solidale di trovare il loro sbocco di vendita anche attraverso il canale della grande distribuzione , infatti, i prodotti Fairtrade TransFair in Italia si possono trovare nelle 50 Botteghe del Mondo, nei 300 Supermercati GS e SuperStore, nei 12 Ipermecati Panorama, negli 800 Supermercati ed Ipermercati Coop, nei 500 negozi a marchio DiperDi, nelle 32 botteghe NaturaSi.

Quindi un mercato non conosciuto agli occhi di tutti forse anche perché può dare fastidio alle grandi multinazionali, che spingono questa fetta di mercato in un angolo e lo fanno apparire di nicchia cosa che però non è, infatti, le persone che iniziano ad acquistare prodotti equi e solidali difficilmente tornano indietro, ma restano fedeli anche perché acquistando un prodotto equo e solidale l’acquirente in un certo senso si responsabilizza e comprende che il commercio equo solidale non solo tutela i produttori delle materie prime, ma tutela anche l’ambiente.

Siti internet sulle tematiche del commercio equo solidale

  • Fairtrade TransFair Italia
    sito dell’organizzazione senza scopo di lucro denominata Fairtrade TransFair Italia
  • Botteghe del mondo
    sito dell’associazione “Botteghe del mondo”
  • Altromercato – http://www.altromercato.it/it
    sito dove è possibile acquistare oltre ai prodotti alimentari anche frutta fresca equo solidale, cosmesi, abbigliamento e prodotti di artigianato
  • Equoland
    sito di una cooperativa fiorentina dove oltre ai prodotti del commercio equo solidale vi sono anche integratori alimentari, con prodotti provenienti anche dall’India
  • Mandacaru – http://www.altromercato.it/mandacaru
    una delle più “antiche” cooperative, è stata costituita infatti nel 1989, di commercio equo solidale ha sede a Trento
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